Napoli – Dopo un iter giudiziario durato anni, segnato da annullamenti e rinvii, la Corte di Assise di Appello di Napoli (Sezione II, presidente Silvana Gentile) ha assolto con formula piena Antonio Tesone, accusato dell’omicidio di Aldo Autuori, avvenuto nell’agosto 2015 a Pontecagnano (Salerno).
Il delitto, consumato davanti a un bar, aveva visto la vittima colpita mentre si trovava in compagnia della moglie – rimasta ferita – e del nipotino.
Tesone è stato prosciolto “per non avere commesso il fatto”. Secondo l’accusa, l’omicidio sarebbe stato ordinato dal clan Mallardo per favorire gli interessi del clan Mogavero-Bisogni, danneggiato dalle attività commerciali di Autuori.
Nei gradi inferiori di giudizio, Tesone era stato condannato all’ergastolo in primo e secondo grado. L’avvocato Dario Vannetiello, che assisteva l’imputato, aveva però ottenuto la revisione della pena in Cassazione: nel marzo scorso la Suprema Corte aveva annullato la condanna imposta dalla Corte d’Assise di Appello di Salerno, disponendo il rinvio degli atti a Napoli.
Oggi, in Corte d’Assise d’Appello, è stato letto il dispositivo di assoluzione, ponendo fine al procedimento nei confronti di Tesone.
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