C’è anche Mauro Russo, socio d’affari dell’ex capitano del Milan Paolo Maldini e dell’ex bomber nerazzurro Christian Vieri, tra le sette persone arrestate oggi nell’ambito di un’operazione condotta da Squadra Mobile e Guardia di Finanza. Le accuse: estorsione e usura legate al mondo ultras, in un’indagine coordinata dai pm Paolo Storari e Sara Ombra.
Il nome di Russo, 67 anni, originario di Torremaggiore, compare nel filone d’inchiesta che ruota attorno alla gestione dei parcheggi dello stadio di San Siro. Il gip Domenico Santoro ha disposto per lui gli arresti domiciliari per estorsione aggravata in concorso con altri tre soggetti: Andrea Beretta, Giuseppe Caminiti e Vittorio Boiocchi, storico capo ultras dell’Inter ucciso nel 2022. Russo è noto anche per i suoi legami familiari: è fratello di Aldo Russo, cognato di Paolo Maldini.
Proprio Aldo, secondo due informative della Squadra Mobile, avrebbe messo a disposizione dell’imprenditore Gherardo Zaccagni – la presunta vittima delle estorsioni – i suoi contatti con ambienti vicini all’AC Milan, favorendo l’assegnazione dei posteggi alle società riconducibili allo stesso Zaccagni. Completamente estranei all’inchiesta sia Maldini che Vieri, cofondatori della società Go Old 50 srl insieme a Mauro Russo, la cui posizione è ora al centro delle indagini che svelano una fitta rete di pressioni e favori attorno allo stadio milanese.
Articolo pubblicato il giorno 5 Maggio 2025 - 15:12
La situazzione sembrerebbe molto complessa e piena di problematiche che riguardano anche personaggi noti. È interessante vedere come certe dinamiche possano coinvolgere persone famose nel calcio, spero che la giustizia faccia il suo corso.