A Secondigliano, le mura del carcere si trasformano in spalti ideali per una sfida molto più grande: quella contro l’emarginazione. È stata inaugurata questa mattina la Cittadella dello Sport all’interno della Casa Circondariale “Pasquale Mandato”, la più grande mai realizzata in un istituto penitenziario italiano. Un campo da calcio, due campi da padel, e soprattutto un’idea: che lo sport possa davvero cambiare il destino di chi ha sbagliato.
Il progetto, nato nell’ambito dell’iniziativa “Rigiocare il Futuro”, è il frutto di una sinergia tra pubblico, privato e terzo settore. Le associazioni Seconda Chance e Sport Senza Frontiere hanno guidato il percorso, sostenute da enti come Regione Campania, Comune di Napoli e Sport e Salute, e da numerose aziende del tessuto produttivo nazionale, tra cui Entain Italia, Ita Airways e Miri Spa. L’obiettivo è ambizioso quanto chiaro: offrire ai detenuti un’occasione concreta di rinascita, costruendo percorsi formativi e professionali a partire dallo sport.
Durante la cerimonia, rappresentanti delle istituzioni, del mondo sportivo e del terzo settore hanno sottolineato l’importanza di investire nella riabilitazione sociale per ridurre la recidiva e rafforzare il tessuto civile. “Lo sport è rispetto delle regole, è disciplina, è squadra – ha dichiarato Flavia Filippi, fondatrice di Seconda Chance – e rappresenta un potentissimo strumento educativo e di trasformazione”.
Dopo il panel istituzionale, la cittadella ha preso vita con partite inaugurali di calcio e padel che hanno visto protagonisti ex calciatori del Napoli come Emanuele Calaiò, Roberto Sosa, Francesco Montervino e Luca Toni, insieme a detenuti, volontari e dipendenti delle aziende coinvolte. Secondigliano diventa così un simbolo di una giustizia che non rinuncia alla speranza. Un carcere che non punisce soltanto, ma accompagna al cambiamento. Una palla che rotola in campo, ma che può cambiare la traiettoria di una vita.
Articolo pubblicato il giorno 29 Maggio 2025 - 16:07