Nola -Il lavoro sommerso continua a rappresentare una delle principali criticità del tessuto economico campano, in particolare nell’area nolana, dove la presenza di poli logistici, attività commerciali e ristorazione rende il territorio particolarmente esposto a fenomeni di sfruttamento e illegalità.
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Proprio nella giornata dedicata ai diritti dei lavoratori, il Gruppo della Guardia di Finanza di Nola ha scoperto una situazione emblematica durante un controllo presso un agriturismo della zona.
I militari hanno individuato ben 21 lavoratori “in nero”, impiegati senza alcun contratto e quindi privi delle tutele retributive, previdenziali e assistenziali previste per legge.
Nei confronti della ditta individuale, le Fiamme Gialle hanno proposto all’Ispettorato territoriale del Lavoro la sospensione dell’attività imprenditoriale, in base a quanto previsto dall’art. 14 del D. Lgs. n. 81/2008, che prevede tale misura quando oltre il 10% del personale risulta irregolare. Parallelamente, sono stati avviati accertamenti di natura fiscale, alla luce delle evidenze riscontrate.
Tra le irregolarità emerse, anche il pagamento delle retribuzioni in contanti, in violazione della normativa che impone l’uso di strumenti tracciabili per garantire trasparenza e tutela dei diritti del lavoratore.
Nel 2025 la Finanza ha scoperto già 230 lavoratori irregolari
Il caso rientra in un quadro più ampio di controlli intensificati sul territorio. Solo nei primi quattro mesi del 2025, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha scoperto 230 lavoratori irregolari, di cui 77 solo nell’area dell’agro nolano, impiegati prevalentemente nei settori della ristorazione, del commercio e dell’artigianato. 104 datori di lavoro sono stati segnalati all’Ispettorato per violazioni legate all’impiego di manodopera irregolare.
“Sono operazioni che confermano l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto al sommerso e all’evasione fiscale – ha dichiarato il Comandante Provinciale, Generale di Brigata Paolo Borrelli –. Il nostro obiettivo è tutelare i lavoratori, garantire il rispetto delle norme sul lavoro e contribuire a una concorrenza leale tra imprese”.
L’attività di controllo, fanno sapere dal Comando, proseguirà nei prossimi mesi con nuovi interventi mirati nelle aree a maggiore incidenza di irregolarità.
Articolo pubblicato il giorno 3 Maggio 2025 - 08:25
E’ incredibole come in un paese come il nostro ci siano ancora cosi tanti lavoratori in nero, specialmente in settori come la ristorazione. Serve una maggiore attenzione da parte delle autorità per proteggere i diritti dei lavoratori e contrastare l’illegalità.