Un vasto giro di falsi certificati per operatori socio-sanitari (OSS) è stato smascherato dai Carabinieri del NAS di Bologna, che hanno eseguito 107 perquisizioni personali e domiciliari disposte dalla Procura di Salerno.
L’operazione, condotta in 27 province italiane, isole comprese, con il supporto dei reparti territoriali e della Tutela della Salute, vede indagati 107 soggetti per falsità in atto pubblico.
Le indagini, partite a marzo 2024 da un controllo in una casa di riposo in provincia di Ferrara, hanno preso il via dopo il ritrovamento di un certificato di qualifica professionale falso in possesso di un’operatrice, acquistato per 800 euro da un residente nel Salernitano.
Secondo gli inquirenti, il documento sarebbe stato rilasciato senza la frequenza di corsi di formazione. Ulteriori accertamenti hanno rivelato che altri operatori del Ferrarese possedevano attestati analoghi, tutti falsi.
L’analisi dei conti correnti del principale sospettato, un soggetto senza occupazione né legami con enti di formazione, ha portato alla luce numerosi bonifici sospetti, per un totale di circa 93mila euro dal dicembre 2021, molti dei quali legati alla vendita di falsi certificati di laurea, diplomi di maturità e attestati professionali.
Le perquisizioni mirano a sequestrare i documenti falsi, intestati a enti di formazione estranei alla vicenda, e a raccogliere ulteriori prove. L’indagine punta a smantellare una rete che ha compromesso la regolarità delle qualifiche professionali nel settore socio-sanitario.
Articolo pubblicato il giorno 6 Maggio 2025 - 14:53