La stagione del “pezzotto” sembra destinata a chiudersi, e non con un lieto fine per chi ne fa uso. La stretta è arrivata, concreta e capillare, con la Guardia di Finanza in prima linea e la Lega Serie A a guidare la battaglia. A lanciare l’allarme è l’amministratore delegato della Lega, Luigi De Siervo, intervenuto al Coni in una conferenza dedicata alla lotta contro la pirateria audiovisiva: “Chiunque usa il pezzotto in Italia lascia una traccia indelebile. Le forze dell’ordine ora sono in grado di seguirla fino all’utente finale”.
E le conseguenze sono immediate. Le persone individuate vengono convocate in caserma, dove ricevono la contestazione formale della violazione. Alla prima infrazione scatta una sanzione, una sorta di cartellino giallo; alla seconda, la multa può salire fino a 5mila euro. Nessuna scappatoia, nessun margine di tolleranza: chi viola la legge sarà colpito.
De Siervo parla di una vera emergenza culturale, trasversale e radicata, che tocca ogni fascia d’età e condizione sociale. Un danno incalcolabile per l’intero sistema: “La pirateria danneggia tutto il mondo del calcio e l’intera industria culturale italiana. Porta via centinaia di milioni di euro e spinge chi vende contenuti legali ad alzare i prezzi degli abbonamenti. Se pagassimo tutti, pagheremmo meno”.
La svolta è stata resa possibile da una legge approvata dal Parlamento, definita “la più avanzata d’Europa” nella lotta alla pirateria. “Tolleranza zero – ha ribadito De Siervo – e non lo diciamo solo noi: la Guardia di Finanza ha coinvolto 80 comandi provinciali, dimostrando quanto l’operazione sia diffusa e seria”.
Articolo pubblicato il giorno 14 Maggio 2025 - 16:21