Napoli – Si terrà domani nel carcere di Poggioreale, a Napoli, l’udienza di convalida del fermo per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere nei confronti di Alessio Tucci, il 19enne reo confesso dell’uccisione dell’ex fidanzata Martina Carbonaro.
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La tragica morte della 14enne di Afragola ha scosso la comunità e riacceso il dibattito sulla violenza giovanile e di genere.
Alessio Tucci è difeso dall’avvocato Mario Mangazzo, mentre i genitori della vittima sono assistiti dall’avvocato Sergio Pisani. La Procura di Napoli Nord ha già fissato per il prossimo 3 giugno il conferimento dell’incarico al perito per l’esame autoptico, che dovrebbe svolgersi lo stesso giorno e fornire ulteriori elementi cruciali per le indagini.
L’omicidio di Martina ha suscitato reazioni e riflessioni profonde nel mondo giudiziario e sociale. Il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Napoli, Aldo Policastro, ha commentato la vicenda a margine di un convegno, sottolineando la necessità di un cambiamento culturale.
“C’è un problema di prevenzione, di cultura, di formazione che non può essere affrontato in sede penale ma all’interno della società, delle scuole e delle agenzie educative, della famiglia, dei media con messaggi che escludano dai rapporti personali la forza della sopraffazione”, ha dichiarato Policastro.
Il Procuratore ha evidenziato come “la forza della sopraffazione stia diventando il paradigma che contraddistingue anche interventi pubblici”, influenzando negativamente i giovani.
“Se cambiamo il paradigma nei rapporti umani, non parlo soltanto di uomo-donna ma uomo-uomo, e diventa quello della gentilezza e del rispetto, allora possiamo pensare che inizia a cambiare il paradigma anche per i giovani”.
Interrogato sull’efficacia delle leggi contro la violenza sulle donne, Policastro ha risposto: “Io penso siano assolutamente sufficienti. Noi abbiamo una normativa molto avanzata ed efficace e una magistratura che su questo si sta impegnando al massimo: stiamo lavorando in tutti gli uffici inquirenti e giudicanti al massimo per garantire rapidità ed efficacia. Ma capiamo che non basta”.
Anche l’Osservatorio Regionale della Campania sul fenomeno della violenza sulle donne è intervenuto con una nota congiunta, firmata da Lidia Scotto di Vetta, Pietrina Bianco, Deborah Capasso de Angelis, Maria Ludovica Genna e Palma Silvestri.
Le componenti dell’Osservatorio hanno condannato “con indignazione l’efferatezza del vile gesto compiuto” e hanno preso atto “del triste dilagare tra i giovani di tali comportamenti, indicatori di un malessere psicoaffettivo e di un fallimento educativo genitoriale e sociale”.
L’Osservatorio si impegna a “essere parte attiva nella urgente ed efficace implementazione di azioni di coordinamento con le agenzie educative, sociali e sociosanitarie del territorio della regione Campania per arginare il fenomeno e contenere il numero crescente di episodi di violenza sulle donne tutte, rivolgendo una particolare attenzione al mondo giovanile”.
L’auspicio è la costruzione di una “solida rete fortemente connessa, volta al raggiungimento di comuni obiettivi: il ritorno ad una consapevolezza emotiva, all’educazione alla gentilezza, al rispetto delle differenze di genere e al riconoscimento dell’altro come valore aggiunto al Sé”.
La tragica fine di Martina Carbonaro, giovanissima vittima di violenza, pone ancora una volta l’accento sull’urgenza di un intervento coordinato e multiforme per affrontare le radici di un fenomeno che continua a mietere vittime.
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