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Napoli, stesa a Barra nella roccaforte del clan Cuccaro-Aprea

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Napoli – Tensioni altissime nel quartiere di Barra, roccaforte storica del clan Cuccaro-Aprea, dove le dinamiche della criminalità organizzata sembrano in continua evoluzione.

In particolare, si segnalano spari nel feudo dei Cuccaro-Aprea e inquietanti colpi di pistola nel rione Bisignano, culminati con il ritrovamento di un’ogiva all’interno del parcheggio di un istituto scolastico.

Un ritrovamento che desta particolare allarme per la sua prossimità a un luogo frequentato quotidianamente da studenti e personale scolastico, segnando un potenziale salto di livello nella ferocia degli scontri.

Secondo quanto emerge da fonti investigative, la storica cosca starebbe fronteggiando una crescente pressione da parte di gruppi rivali, in particolare i potenti Mazzarella e l’emergente asse De Micco-De Martino, nonostante le consolidate alleanze con altre importanti famiglie malavitose come i Reale-Rinaldi e il cartello De Luca Bossa-Minichini.

Gli inquirenti stanno ora cercando di decifrare la matrice di questi episodi, interpretandoli come possibili messaggi intimidatori o vere e proprie azioni di fuoco volte a destabilizzare il controllo territoriale del clan Cuccaro-Aprea.

L’alleanza con i Reale-Rinaldi, attivi in zone limitrofe, e con il temibile cartello De Luca Bossa-Minichini, con una forte presenza nell’area orientale di Napoli, potrebbe non essere sufficiente a contenere l’offensiva dei Mazzarella, storica e agguerrita consorteria con ramificazioni in diverse aree della città, e della nuova e ambiziosa alleanza tra i De Micco, radicati nel quartiere Ponticelli, e i De Martino, attivi nella zona vesuviana.

La scoperta dell’ogiva nel parcheggio della scuola aggiunge un elemento di inquietudine all’intera vicenda, sollevando interrogativi sulla spregiudicatezza e sulla potenziale escalation di violenza tra i gruppi criminali in lotta per il controllo del territorio di Barra e delle attività illecite connesse.

Le forze dell’ordine mantengono alta l’attenzione sulla zona, intensificando i controlli e le attività investigative per prevenire ulteriori episodi di sangue e per assicurare alla giustizia i responsabili di questi atti intimidatori. La guerra di camorra a Barra sembra tutt’altro che conclusa, con nuove dinamiche e alleanze che continuano a ridefinire gli equilibri criminali nell’area orientale di Napoli.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 3 Maggio 2025 - 08:07


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