Si è tenuta questa mattina al Teatro Mercadante la conferenza stampa di presentazione della prima edizione del Napoli Fringe Festival, rassegna dedicata ai linguaggi contemporanei dello spettacolo dal vivo.
Contenuti
- 1 Il Sindaco Manfredi: “Un festival che valorizza la creatività dei quartieri”
- 2 Oltre 350 progetti da tutto il mondo: la risposta al bando
- 3 Laura Valente: “Un format inclusivo e multidisciplinare”
- 4 L’intera città come palcoscenico: dai teatri alle spiagge
- 5 Identità, contaminazione e sperimentazione al centro del progetto
- 6 Numeri e luoghi simbolo del Napoli Fringe Festival
- 7 Il debutto il 28 maggio e gran finale a dicembre
- 8 Un manifesto d’autore firmato da Resli Tale
L’iniziativa, parte del programma Napoli 2500 – il calendario di eventi per celebrare i 2500 anni dalla fondazione della città – punta a trasformare Napoli in un grande teatro diffuso.
Il Sindaco Manfredi: “Un festival che valorizza la creatività dei quartieri”
Durante la conferenza stampa, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha sottolineato la portata culturale e sociale dell’evento:
“Il Napoli Fringe Festival rappresenta un’opportunità straordinaria per mettere in luce l’energia creativa del nostro territorio, valorizzando l’identità dei quartieri. Un festival capace di fondere tradizione e innovazione, ispirato al celebre Fringe di Edimburgo.”
Oltre 350 progetti da tutto il mondo: la risposta al bando
Il bando lanciato dal Comune di Napoli nei mesi scorsi ha raccolto più di **350 proposte**, anche internazionali. Un segnale chiaro della crescente attrattività culturale della città.
“Una risposta entusiasta – ha dichiarato l’Assessora Teresa Armato – che conferma la vitalità della scena artistica indipendente napoletana. Il Fringe sarà una festa di creatività che coinvolgerà residenti e visitatori.”
Laura Valente: “Un format inclusivo e multidisciplinare”
La direttrice artistica di Napoli 2500, Laura Valente, ha illustrato l’identità modulare e inclusiva del festival:
“La formula Fringe ha attivato reti artistiche internazionali. Il format a capitoli ci consente di distribuire gli eventi su più mesi, attraverso residenze artistiche e laboratori. Il gemellaggio con i Fringe di Milano e Torino è un segnale importante per la costruzione di una rete nazionale.”
L’intera città come palcoscenico: dai teatri alle spiagge
Il Napoli Fringe Festival porterà teatro, danza, musica, street art, letteratura, arti visive e digitali in strade, parchi, cortili, spiagge e spazi non convenzionali. Il progetto punta a superare il concetto di festival concentrato in un unico periodo, per abbracciare un’intera annualità.
Identità, contaminazione e sperimentazione al centro del progetto
In linea con lo spirito del Fringe, il festival darà spazio alla contaminazione tra generi, linguaggi e generazioni. Spettacoli, installazioni e performance si svilupperanno con una forte radice identitaria, ponendo l’innovazione al centro dell’esperienza culturale.
Numeri e luoghi simbolo del Napoli Fringe Festival
I numeri parlano chiaro: 72 alzate di sipario, 8 mesi di laboratori, 280 creativi e oltre 330 operatori coinvolti.
Gli eventi si terranno in luoghi simbolici come il Real Albergo dei Poveri, Palazzo Donn’Anna, la stazione Toledo della metropolitana, il Parco Vergiliano a Piedigrotta, Monte Echia e i quartieri di Forcella, Bagnoli, Secondigliano, San Giovanni a Teduccio, tra gli altri.
Il debutto il 28 maggio e gran finale a dicembre
Il festival prenderà il via il 28 maggio 2025, con un’intensa programmazione che proseguirà a luglio e culminerà a dicembre con un capitolo finale in prossimità del 21 dicembre, data simbolica del “compleanno” di Neapolis.
Un manifesto d’autore firmato da Resli Tale
A firmare il manifesto ufficiale del Napoli Fringe Festival è Resli Tale, artista e illustratrice nota per le sue collaborazioni con Il Corriere della Sera, La Stampa, Napoli Monitor e Penguin Books. Un segno grafico distintivo che accompagnerà l’identità visiva della rassegna.
Articolo pubblicato il giorno 22 Maggio 2025 - 16:35