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Napoli, condannati a 6 anni di carcere i tre banditi che rapinarono Neres

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Sono stati condannati a sei anni di carcere ognuno i tre banditi che lka notte del primo settembre socrso rapinarone il prezioso orologio al calciatore del Napoli, David Neres mentre raggiunveva in tax l’albergo dopo la vittoria degli azzurri contro il Parma.

Si tratta di Gianluca Cuomo, 30 anni, Giuseppe Vitale, 24, e Giuseppe Vecchione, 34, tutti residenti nel rione Lauro sono stati incastrati anche grazie alle intercettazioni telefoniche  per una diversa indagine che la Dda di Napoli stava conducendo un’indagine sul clan Iadonisi che controlla appunto gli affari illeciti della zona a monte dello stadio Maradona.

I tre rapinarono il calciatore brasiliano che era in taxi con la moglie. Gli pun tarono la pistola in volto e portarono via il prezioso Patek Philippe modello “5164-R” di oltre 100mila euro. Orologio tra l’altro che non è mai stato ritrovato e che si presume sia stato piazzato all’estero.

“Mamma mia che mostro… questo vale 100 patate (100mila euro)…”, queste le parole intercettate dai carabinieri già dopo il colpo messo a segno .

I tre di erano appena disfatti degli indumenti (due sono anche senza scarpe) utilizzati per la rapina, con la complicità del padre di uno di loro, dipendente dell’Asia, l’azienda che si occupa di rifiuti. La stessa conversazione fa comprendere agli investigatori dell’arma chi sia stato – Giuseppe Vitale – ad assicurarsi che Neres fosse effettivamente a bordo del minivan.

“Ci siamo sistemati… ci devo dare 120,130mila euro…”

Dalle loro conversazioni si comprende anche chiaramente di essere esperti di orologi di lusso e di quanto possono incassare vendendolo: “Ci siamo sistemati… 120-130 mila euro ci devono dare… prendiamo scarsi (almeno) 120mila euro”, dicono.

Cuomo, in particolare, chiede ai complici di verificare se sul Patek ci siano le scritte “Tiffany & Co.” e “Geneve”, di cui si occupa Giuseppe Vecchione: ed effettivamente si tratta di un orologio il cui costo sfiora i 140mila euro.

Secondo le indagini condotte dai carabinieri sotto la supervisione dell’autorità giudiziaria di Napoli, l’azione criminale sarebbe stata pianificata in anticipo dagli autori.

Nell’inchiesta figurano anche le riprese delle telecamere di sorveglianza, che hanno documentato alcune fasi del raid. In particolare, si vede il momento in cui uno scooter con a bordo due rapinatori segue il minivan del calciatore Neres.

Tuttavia, le immagini non riprendono le fasi della rapina vera e propria, che avviene poco dopo. Successivamente, un’altra telecamera riprende un’auto sulla quale, secondo i carabinieri, i rapinatori si sono riuniti, trovandosi tutti nello stesso luogo. Uno di loro si è tolto le scarpe per evitare di essere riconosciuto.

Vecchione si vanta di aver rapinato anche Zuniga nel 2014

Ora bisogna capire dove è finito il prezioso orologio e se è stato piazzato allora si cercaanche il ricettatore. E intanto sulla base delle intercettazioni dalle quali Giuseppe Vecchione si vanta di aver rapinato nel 2014 con la stessa tecnica l’ex calciatore del Napoli, il colombiano Camilo Zuniga è stata aperta una nuova inchiesta nei suoi confronti.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 18 Maggio 2025 - 08:11

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