Napoli – Un giovane medico specializzando è stato vittima di una brutale aggressione presso il reparto di chirurgia orale del Policlinico Universitario Federico II di Napoli, sollevando un’ondata di sdegno e riaccendendo il dibattito sulla sicurezza negli ospedali.
L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Napoli e provincia ha espresso piena solidarietà al professionista e chiesto interventi urgenti.
“Ci troviamo di fronte a un episodio intollerabile – ha dichiarato il Presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, Bruno Zuccarelli –. Un atto di violenza vile, perpetrato contro un medico che stava svolgendo il proprio lavoro con dedizione e professionalità.
Questo fatto non è isolato: è l’ennesima dimostrazione di come i nostri medici siano sempre più spesso esposti a rischi inaccettabili nei luoghi di cura. È indispensabile che lo Stato garantisca sicurezza reale a chi opera in prima linea. Non si può più aspettare”.
Un atto vile in un contesto cruciale
Il giovane medico, al terzo anno di specializzazione, è stato colpito con violenza mentre era seduto, riportando lesioni gravi. L’aggressione è ancora più inquietante perché avvenuta in un contesto ospedaliero universitario, un luogo dove si formano i professionisti del futuro e che dovrebbe essere un presidio di civiltà e sicurezza.
Anche il Presidente dell’Albo degli Odontoiatri di Napoli, Pietro Rutigliani, ha manifestato profondo sconcerto: “Siamo profondamente scossi da quanto accaduto. L’aggressione ha colpito un giovane odontoiatra, impegnato nel suo percorso formativo e professionale. Episodi del genere non solo mettono a rischio l’incolumità dei medici, ma minano il senso stesso della cura. Chi lavora per il bene dei pazienti non può diventare bersaglio di rabbia e frustrazione. Servono misure immediate e concrete, a tutela della dignità e della sicurezza di tutti gli operatori sanitari”.
Le richieste degli Ordini Professionali
L’Ordine dei Medici di Napoli e l’Albo degli Odontoiatri hanno avanzato richieste urgenti alle istituzioni:
Il rafforzamento dei sistemi di sicurezza nei presidi ospedalieri.
L’applicazione rigorosa delle leggi a tutela del personale sanitario.
Una campagna di sensibilizzazione contro ogni forma di violenza nei luoghi di cura.
“La violenza contro un medico è una violenza contro l’intera comunità. Non può e non deve essere tollerata”, conclude la nota congiunta. L’episodio riaccende i riflettori su una problematica che da tempo affligge il personale sanitario, sempre più spesso bersaglio di aggressioni in contesti di emergenza e fragilità sociale.
Articolo pubblicato il giorno 28 Maggio 2025 - 10:42