A Napoli il confine tra calcio e fede è sempre stato labile, ma stavolta si è superato un nuovo confine. Dopo le reti decisive delle ultime giornate, Scott McTominay non è solo l’idolo dei tifosi azzurri: è diventato un vero e proprio oggetto di culto. Da domenica la sua immagine campeggia in una cappella votiva del centro storico, in via San Nicola al Nilo, a pochi passi da Spaccanapoli. Un luogo dove solitamente si rendono omaggi a santi e madonne, oggi ospita il volto angelico del centrocampista scozzese.
L’autore dell’opera è lo street artist Abso, la cui firma compare in basso a destra. Ma l’installazione – tre metri sopra il suolo – resta avvolta dal mistero: nessuno sa quando o come sia apparsa. Forse meglio così, perché come ogni miracolo che si rispetti, anche questo sembra arrivare dal cielo. Al posto dei tradizionali rosari e lumini, l’edicola è stata completamente “secolarizzata”: dentro, troneggia un Supersantos, il pallone di culto del calcio da strada.
L’effigie è accompagnata dall’ormai virale soprannome “Mc fratm” e da un cerchio con la scritta “N4”, riferimento diretto al quarto scudetto che il Napoli sogna di cucirsi sul petto. Un simbolo che farà tremare i più scaramantici, ma che parla chiaro: a Napoli, McTominay
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E' interessante vedere come lo sport e la fede possano mescolarsi, ma non so se sia giusto elevare un calciatore a simbolo religioso. Forse la cappella doveva rimanere dedicata ai santi, senza figure moderne come McTominay.