Un Napoli dominante, solido, trascinato da idee chiare e uomini simbolo che hanno fatto la differenza. Per Massimo Mauro, protagonista del secondo scudetto azzurro nel 1990, la chiave del trionfo di quest’anno ha un nome e un cognome: Aurelio De Laurentiis. “Ha trovato la formula giusta per far rendere tutti al massimo, ed è questo che deve fare un presidente. Il primo merito è suo, poi viene Conte”, ha dichiarato ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio1.
Una stagione da incorniciare, conclusa con il tricolore all’ultima giornata, e un’identità precisa: “È il Napoli di McTominay e Politano. Politano è diventato un vero leader sulla fascia destra, ha fatto un campionato straordinario. McTominay è stato semplicemente pazzesco”.
Eppure, il futuro sembra già pronto a cambiare pelle. Secondo Mauro, il ciclo di Conte potrebbe chiudersi qui, senza drammi: “Napoli ha sempre fatto fatica l’anno dopo lo scudetto. Conte lo sa e forse preferisce evitare. E anche De Laurentiis potrebbe non vederla come una tragedia, anzi. Mi sembra ci sia una serenità condivisa. Cambiare dopo un trionfo può essere sano. Se arrivasse Allegri, sarebbe una scelta eccellente: conosce il gruppo, capisce il gioco e, diciamolo, De Laurentiis si diverte a vincere con ex Juve”.
Mauro: “Napoli, per la Champions serve allungare la rosa”
Sguardo al futuro anche sul doppio impegno che attende gli azzurri con la Champions League: “Bisogna allungare la rosa, bastano tre o quattro giocatori. La struttura c’è già, e non dimentichiamo che con Spalletti si sfiorò la semifinale”. Mauro però frena su nomi altisonanti come De Bruyne: “Preferisco le scommesse vincenti come McTominay. Spendere cifre folli per giocatori senza prospettiva non mi convince. Sono scettico su questo tipo di operazioni”.
Non manca una stoccata al Milan, smarrito tra picchi e cadute: “Deve ritrovare la voglia di lavorare davvero, di tornare all’umiltà e alla qualità tecnica di un tempo. È mancata la continuità, è questo il vero limite”. Infine, una parola su Tudor e la Juventus: “Ha fatto benissimo a parlare chiaro. Andare al Mondiale per club e poi lasciare sarebbe una farsa. Serve coerenza, serve rispetto. Meglio tagliare prima che accettare compromessi senza futuro”.
Articolo pubblicato il giorno 26 Maggio 2025 - 11:32
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