AGGIORNAMENTO : 13 Ottobre 2025 - 20:19
13.9 C
Napoli
AGGIORNAMENTO : 13 Ottobre 2025 - 20:19
13.9 C
Napoli

Museo Mann: 30mila reperti protagonisti della rivoluzione digitale

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Nel cuore di Napoli, i depositi del Museo Archeologico Nazionale stanno vivendo una vera e propria esplosione tecnologica, con la digitalizzazione di oltre 30mila reperti tra bronzi, terrecotte, affreschi e mosaici.

Finanziata dai fondi del Pnrr, questa iniziativa massiccia – destinata a protrarsi fino a settembre – rappresenta uno dei più audaci tentativi di scuotere la polvere dalle collezioni nascoste nei magazzini italiani, trasformando tesori dimenticati in pixel scintillanti e accessibili al pubblico.

Potrebbe interessarti

Leggi di più suArte e Musei

Tecnologie che sconvolgono il passato

A guidare questa operazione è un'associazione temporanea di imprese, tra cui Cns, Rear e Mida Digit del Gruppo Panini Cultura. Le tecnologie impiegate sono da capogiro: immagini ad altissima definizione fino a 4000 ppi, con luci flash, softbox e whitebox che catturano ogni minimo dettaglio di texture, materia e lavorazione dei manufatti. "Ci troviamo nel mezzo di una transizione epocale – spiega Luca Panini, co-fondatore del Gruppo Panini Cultura – Le dinamiche del mondo fisico si stanno trasferendo nel digitale. Il nostro compito è quello di conservare i beni culturali digitali con la stessa attenzione riservata a quelli fisici. È un lavoro di precisione, meccanica, luce e fotografia. Quasi una missione". Queste innovazioni non solo valorizzano pezzi mai esposti, ma rischiano di esporre le lacune dei sistemi culturali tradizionali.

Un balzo nel futuro dei musei

Le "collezioni dimenticate, come le terrecotte figurate, saranno finalmente censite e valorizzate, anche con iniziative didattiche rivolte a scuole e studiosi", come dichiarato da Massimo Osanna, direttore generale Musei del Ministero della Cultura. "Una piccola rivoluzione digitale sta avvenendo nei nostri musei", un'affermazione che sottolinea come questo progetto non sia solo un'opportunità per la tutela del patrimonio, ma un modello potenzialmente esplosivo per altri musei italiani, pronto a digitalizzare e sconvolgere il modo in cui guardiamo al passato.

Articolo pubblicato il 12 Maggio 2025 - 12:42 - Gustavo Gentile

Commenti (1)

Il articolo parla di un importante progetto di digitalizzazione dei reperti ma non so se sia veramente utile per il pubblico in generale. Magari ci saranno problemi di accesso o di comprensione, ci vorrebbe più chiarezza su questo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Notizie del giorno

Nessun articolo pubblicato oggi.

Primo piano

Podcast

  • Orrore a Porta Capuana: giovane donna violentata mentre torna a casa. Fermato uomo senza permesso di soggiorno

  • Scarcerato l'ex killer Michelangelo Mazza: dal buio della camorra alla luce del riscatto

  • Casalnuovo, scoperta una centrale dei documenti falsi: arrestato un 40enne

Clicca su icona o titolo per aprire i controlli
Ascolta gli altri episodi su Spreaker!

Potrebbero interessarti