#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 19 Maggio 2025 - 12:07
21.7 C
Napoli
Napoli, Far West vicino alla Stazione Centrale: uomo gambizzato
Guai in palcoscenico al Teatro San Carlo: Marisa Laurito tra...
Serie A, Simonelli: “Eventuale spareggio Napoli-Inter all’Olimpico di Roma”
Corsa scudetto, è ufficiale: Napoli-Cagliari e Como-Inter si giocheranno venerdì...
Antonella Cilento e Antonio Franchini protagonisti dell’ultimo appuntamento degli Incontri...
San Tammaro, sequestrato allevamento bufalino, denunciati i titolari
Napoli, sgrida i ragazzi col fumogeno: accoltellato dipendente autorimessa
Napoli, parcheggiatore armato di coltello aggredisce motociclista
Poggiomarino, ingerisce ovuli di crack per sfuggire all’arresto: 57enne prima...
Il finto ricovero di Peppe Iodice dopo il pari del...
Napoli, agguato a Ponticelli: ferito un 24enne
Apoteosi azzurra a Capodichino: migliaia di tifosi accolgono il Napoli
Oroscopo di oggi 19 maggio 2025 segno per segno
Conte: “Abbiamo l’osso in bocca non dobbiamo mollarlo”
Pali, caos e VAR: il Napoli non sfonda, l’Inter spreca....
Tensione pre-partita al Tardini, evitati scontri tra ultras di Parma...
Napoli, colpo fallito all’isola ecologica: arrestati tre uomini per furto...
Napoli, insulti e aggredisce i carabinieri durante i controlli: 24enne...
Napoli, supermarket della droga in casa: arrestato 39enne a san...
Movida a Napoli, controlli dei carabinieri nel centro storico: un...
Terremoto in Serie B: Brescia verso penalizzazione, salta il playout...
Ercolano, danneggiata l’auto di scorta del deputato Borrelli
Scampia, blitz delle forze dell’ordine: controlli a tappeto in piazza...
Tragedia a Marcianise: muore bimba di 6 anni dopo malore...
Torre del Greco, ascensore precipita con quattro persone a bordo:...
Blitz della polizia a Fuorigrotta: scoperte armi, munizioni e ordigno...
Come guadagnare facilmente 8.800 dollari al giorno utilizzando XRP e...
Scossa di terremoto ai Campi Flegrei, avvertito boato: paura tra...
Torna Ricomincio dalle Storie: il Festival dello Storytelling per ragazzi...
Barano d’Ischia, violenta rissa in un ristorante: feriti e 6...

La lunga notte di Napoli, scudetto ad un passo. I tifosi a Capodichino: “Più bello così”

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Non è stato un lunedì qualsiasi. Napoli si è svegliata tardi, con le occhiaie della notte ancora disegnate sul volto, ma con una convinzione nuova, profonda, quasi spiazzante: lo scudetto è lì, a un passo. Il pareggio al Tardini sembrava la fine del sogno, un punto che sapeva di resa. Ma poi, il 2-2 della Lazio a San Siro, e tutto è cambiato. In un attimo, la città è passata dal silenzio della delusione all’urlo di speranza. Il cuore ha ricominciato a battere forte. E Napoli ha ricominciato a crederci davvero.

“Sembrava una condanna a non sognare mai fino in fondo. Poi è arrivato quel gol di Pedro e si è riaccesa la vita”, racconta Simone, 35 anni, commerciante, ascoltando la radio nel suo negozio tra un cliente e l’altro. In sottofondo, le voci raccontano del +1 sull’Inter e della possibilità concreta, ormai reale, di vincere. “Non è ancora fatta”, ammette, “ma questa squadra ci ha insegnato a resistere. Conte ci ha rimesso in piedi”.

E la notte si è trasformata in qualcosa di più grande di una festa. È stata una corsa collettiva, fatta di fuochi d’artificio, motorini lanciati sul lungomare, caroselli spontanei a Chiaia, botti a Forcella, bandiere sventolate nei Quartieri Spagnoli e nei vicoli del centro antico. Turisti e napoletani uniti, stretti davanti ai tavolini dei bar, seduti sui marciapiedi dei ristoranti, gli occhi incollati ai telefoni e alle tv, il cuore inchiodato al +1.

L’epicentro della notte, però, è stato Capodichino. Lì dove la squadra è atterrata alle 1.39. Lì dove migliaia di persone, arrivate anche dai comuni della provincia, hanno atteso in silenzio e in festa. “Non era una festa. Era un ringraziamento”, spiega Lucia, 32 anni, da Casoria, venuta col marito Franco. “Abbiamo visto passare quel pullman e abbiamo capito che non siamo soli. Ci hanno dato tutto. Ora tocca a noi crederci e sostenerli fino all’ultimo”.

Alle 2.00 il pullman ha attraversato due ali di folla, scortato da scooter, fumogeni e mani alzate. Pochi cori, pochi slogan. Solo emozione, occhi lucidi, e un lungo applauso. “Non ho detto niente a mio figlio”, dice Salvatore, “l’ho solo portato lì. Doveva vedere cos’è Napoli quando ama”.

Tra la folla è comparso anche Scott McTominay. Il centrocampista scozzese, a bordo del suo suv nero, è stato riconosciuto e acclamato come uno di famiglia. Si è fermato, ha sorriso, ha stretto mani. Ha capito tutto. “Era uno di noi”, dice Luca, 16 anni, che ha immortalato il momento con il telefono. “Ha capito cosa significa giocare qui”.

Oggi Napoli è attraversata da una calma irreale, quasi febbrile. Come chi sa di essere sul punto di vivere qualcosa di enorme, ma teme di svegliarsi troppo presto. “È come se fossimo a un passo dall’abbraccio, ma col cuore che batte ancora troppo forte”, sospira Maurizio, professore in pensione. “Se dovevamo soffrire per vincere, meglio così. Questo scudetto ha il nostro volto”. Ora l’ultimo ostacolo si chiama Cagliari. Arriverà al Maradona per l’ultima sfida. Napoli lo aspetta con il fiato sospeso, ma pronta. Perché stavolta il sogno sembra davvero più vicino che mai.
Modificato in data 19 Maggio 2025 - 11:44 per correzione refuso


Articolo pubblicato il giorno 19 Maggio 2025 - 12:07

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

ULTIM'ORA


DALLA HOME

Cronache Podcast

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE