Valeria Marquez
Zapopan (Messico) – Un dramma senza precedenti ha sconvolto il mondo dei social network. Valeria Marquez, influencer messicana seguita da migliaia di fan, è stata uccisa con due colpi di pistola alla testa e all’addome mentre era in diretta su TikTok.
Una scena agghiacciante, immortalata dalle telecamere e condivisa in tempo reale con i suoi follower, che ora chiedono giustizia.
Era una serata come tante per Valeria, 26 anni, titolare di un salone di bellezza a Zapopan, nello stato di Jalisco. Sorridente, mostrava ai follower un peluche rosa a forma di maialino, regalatole poco prima. Ma qualcosa, in quegli attimi, non andava. La sua espressione si incrina, le mani stringono nervosamente il pupazzo.
“Stanno arrivando”, sussurra un’amica fuori campo. Poi, l’irreparabile. Un uomo entra nel locale, scambia con Valeria qualche parola incomprensibile e, all’improvviso, estrae una pistola. Due spari secchi. Il corpo della giovane crolla a terra, mentre la diretta si interrompe tra le urla.
Il filmato dell’omicidio, nonostante le politiche di rimozione dei contenuti violenti, continua a circolare sul web. I fan di Valeria lo ripostano ossessivamente, trasformandolo in un simbolo della lotta contro il femminicidio e la violenza di genere.
Le autorità messicane stanno indagando sull’omicidio, ma le ipotesi sono già chiare: si tratta di un’esecuzione premeditata. Il principale sospettato? Un ex fidanzato, con cui Valeria avrebbe avuto un rapporto tormentato. Fonti vicine alla vittima parlano di minacce mai denunciate, mentre la polizia non esclude legami con la criminalità organizzata.
L’omicidio di Valeria ha scatenato una nuova ondata di proteste in Messico, Paese dove ogni giorno 10 donne vengono uccise per motivi di genere. Associazioni e attivisti chiedono interventi immediati: “Non possiamo più permettere che le donne vengano massacrate così, sotto gli occhi di tutti”, tuona una manifestante.
Intanto, il profilo TikTok di Valeria è diventato un memoriale virtuale. Migliaia di messaggi di cordoglio, ma anche di rabbia: “Dovevi essere al sicuro, invece ti hanno uccisa mentre il mondo ti guardava. Non ti dimenticheremo.”
La domanda che tutti si pongono: Perché nessuno l’ha protetta in tempo?
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