Pep Guardiola
Pep Guardiola alza la voce e scuote il Manchester City con un messaggio che suona come un ultimatum. “O si riduce la rosa o me ne vado”, ha detto il tecnico catalano dopo il ritorno al terzo posto in classifica, lasciando intendere che la gestione di un gruppo troppo numeroso sta diventando insostenibile, soprattutto sul piano mentale.
Il City, con una rosa di 28 giocatori a disposizione senza contare i prestiti, è una delle squadre più ricche e complete del pianeta, valutata oltre 1,3 miliardi di euro. Ma nonostante la qualità e la profondità dell’organico, Guardiola non nasconde il disagio per dover escludere regolarmente cinque o sei elementi dalla distinta gara. “Non voglio lasciare giocatori sugli spalti ogni settimana, l’ho detto al club. Se vogliono che resti, dovranno ridurre la rosa”, ha spiegato chiaramente. Un messaggio che pesa, considerando che il contratto dell’allenatore scade nel 2027.
La stagione in corso ha visto il City attraversare anche momenti difficili, come la serie di cinque sconfitte consecutive tra ottobre e novembre, complici anche diversi infortuni. Eppure, a gennaio la società ha speso altri 200 milioni per portare a casa nuovi innesti come Marmoush, Vitor Reis, Khusanov e Nico González. Un lusso che ora sembra diventare un boomerang.
Guardiola, noto per voler mantenere il controllo totale della gestione tecnica, non sembra disposto a sopportare un’altra stagione con più uomini in rosa che minuti da distribuire. Il messaggio al club è chiaro: il prossimo mercato non dovrà solo comprare, ma soprattutto sfoltire.
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