

Roma– Niente più appelli, niente più ricorsi: per Vincenzo Palumbo, il camionista di Ercolano che nell'ottobre 2021 uccise Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella, due ventenni di Portici, scambiandoli per ladri, c’è solo il carcere a vita.
La Corte di Cassazione ha infatti respinto il suo ultimo tentativo di ribaltare la sentenza, rendendo definitiva la condanna all’ergastolo.
Era la notte tra il 28 e il 29 ottobre 2021 quando Palumbo, dalla finestra della sua abitazione a Portici, vide i due giovani in auto e, convinto che fossero ladri in cerca di un “colpo”, esplose diversi colpi di pistola contro di loro. Tullio e Giuseppe, colpiti a morte, non ebbero scampo. I soccorsi arrivarono troppo tardi.
16 marzo 2023: la Corte di Assise di Napoli condanna Palumbo all’ergastolo.
17 ottobre 2024: la Corte d’Appello di Napoli conferma la sentenza.
Oggi, 16 maggio 2025: la Cassazione respinge il ricorso, rendendo definitivo il carcere a vita.
Le famiglie delle vittime, assistite dagli avvocati Maurizio Capozzo e Gennaro Bartolino, hanno vissuto anni di dolore e attesa. "Ora sappiamo che chi ha ucciso i nostri ragazzi pagherà per sempre", hanno commentato. "Ma nessuna sentenza potrà restituirci Tullio e Giuseppe".
Quella notte del 2021 scosse tutta la città, riaccendendo il dibattito sulla legittima difesa e sui confini tra vigilanza e follia omicida. Palumbo sosteneva di aver agito per proteggere la propria casa, ma i giudici hanno ritenuto la sua reazione sproporzionata e criminale.
Ora, con la Cassazione che ha chiuso ogni porta, per lui non c’è più scampo. Per Tullio e Giuseppe, invece, resta solo il ricordo.
Leggi i commenti
La sentenza finale e giusta, ma mi chiedo se realmente ci sia una vera giustizia in questi casi. Le famiglie delle vittime soffrono e anche se il carcere a vita è una pena, non restituirà mai i loro figli.