Scrigno di ricchezza storica e architettonica, il corso porticato più grande del Sud Italia di Cava de’ Tirreni in provincia di Salerno, sarà un museo a cielo aperto grazie al progetto “Giubileo For All” promosso da Arcidiocesi Amalfi–Cava de’ Tirreni, Abbazia Benedettina della SS. Trinità, Caritas diocesana Amalfi-Cava, Associazione Archeoclub La Cava, in collaborazione con Università della Terza Età e Centro studi per la storia di Cava de’ Tirreni.
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Un percorso alla riscoperta delle bellezze della Via Regia de La Cava, a partire dal Palazzo Palumbo al civico 293 di Corso Umberto I, tra i più antichi e prestigiosi edifici del Borgo, con la sua corte settecentesca recentemente restaurata. All’esterno è stata apposta una targa, la prima dedicata alle dodici corti individuate lungo il borgo cittadino, dove è anche presente un qr code che riporta ad un portale che ne racconta la storia.
Una passeggiata tra palazzi che sussurrano storie di patriziato, di potere mercantile e di antiche corti. Il percorso, partendo dal Borgo Scacciaventi, incontra Palazzo Ferrari e a seguire Palazzo Gagliardi, dei baroni di Camella, poi acquistato dai Quaranta. Seguono il Palazzo Genoino, dei marchesi di Ortodonico e il Palazzo Vitagliano, che conserva nella corte l’antico impianto del Quattrocento. Nella parte detta Borgo Grande troviamo il Palazzo Ioele, poi il Palazzo Iovene, che in fondo al giardino conserva ancora la Cappella di Santa Maria di Montevergine, fondata nel 1740.
Quindi il Palazzo Vitale, ereditato dalla famiglia Atenolfi, Marchesi di Castelnuovo e il Palazzo Abenante, che nel Seicento era sede di una rinomata spezieria di medicinali. Completano il percorso i palazzi De Filippis e Giordano. Infine, in Via della Repubblica, il Palazzo Alfieri, con l’attigua cappella di Santa Maria degli Angeli, fondata nel 1650, che conserva tuttora un dipinto della stessa epoca del pittore salernitano Scipione Galiano.
Il tutto è realizzato nel segno dell’accessibilità universale, con la volontà di garantire nel tempo a tutte le persone, qualunque sia la loro condizione, parità di accesso a luoghi, servizi, informazioni, con interventi strutturali, come mappe in codice Braille, sincronizzato con il linguaggio dei segni, ed esperienze immersive con l’ausilio di visori per la realtà aumentata. L’intento culturale è quello di promuovere dialogo e consapevolezza verso la cittadinanza e, in particolare, il coinvolgimento delle scuole del territorio.
Un cammino che si snoda sul tracciato della Strada Regia delle Calabrie, di origine borbonica, da cui si dipartono altri percorsi che conducono a siti di grande valore culturale, paesaggistico e religioso presenti nel territorio comunale, da scoprire insieme a pellegrini, turisti o semplici curiosi che vorranno condividere la voglia di guardare con occhi nuovi persone, situazioni e contesti, in un’ottica di valorizzazione umana, artistica, architettonica e ambientale.
Il processo di valorizzazione del territorio in una prospettiva di accessibilità universale toccherà anche altri luoghi simbolo di Cava de’ Tirreni sempre nell’ambito del “Giubileo For All”, finanziato dalla Regione Campania ai sensi della legge n.28 del 2018. Tra questi l’abbattimento delle barriere architettoniche e cognitive dell’Abbazia Benedettina della SS. Trinità e il percorso spirituale con valorizzazione storica delle sette chiese che sono tappa del cammino giubilare sulla rotta Cava – Costa d’Amalfi.
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