Petto nudo, pistola in pugno, sguardo di sfida e un messaggio inequivocabile: “Borrè, miette pure chest’”, accompagnato da una faccina che ride e un dito medio. Così un ragazzino ha scelto di provocare pubblicamente il deputato Francesco Emilio Borrelli, da tempo in prima linea nella battaglia contro il degrado urbano, le baby gang e l’esibizione di violenza sui social.
Il video, diffuso su Instagram e segnalato da decine di utenti, rappresenta l’ultimo atto di un’escalation che mescola bullismo, delinquenza e narcisismo digitale.Potrebbe interessarti
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“Criminalità e violenza sono per loro uno spettacolo da mettere in scena”, ha commentato Borrelli. “Questi ragazzini sono vittime e carnefici di un sistema malato, che ha smesso di educare e che si illude di poter ignorare la realtà. Ma non ci fermeranno”. La pistola mostrata nel video potrebbe essere una replica o un’arma giocattolo, ma il messaggio è reale e pericoloso, secondo il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra: “Viviamo un tempo in cui il crimine diventa contenuto virale, e la notorietà social ha sostituito la legalità come aspirazione. È un cortocircuito culturale devastante”.
L’episodio è stato già segnalato alle autorità competenti, ma per Borrelli non basta: “Dietro ogni pistola, vera o finta, c’è una famiglia che ha perso il controllo, una scuola che non è riuscita a educare, una città che rischia di arrendersi. Ma noi non ci arrendiamo”.
Commenti (2)
E’ preoccupante vedere come i giovanni si comportano cosi. La violenza e la criminalità non dovrebbe essere vista come un gioco, ma purtroppo oggi è cosi. Serve più educazione e attenzione da parte delle famiglie e delle scuole.
Questa situazione è davvero triste, i ragazzi dovrebbero divertirsi e non pensare a queste cose brutte. Spero che le autorità prendano seriamente questi episodi e trovino una soluzione per aiutare i giovani.