Una delegazione della CON.SI.PE. – Confederazione Sindacati Polizia Penitenziaria ha effettuato oggi una visita istituzionale alla Casa Circondariale “Antimo Graziano” di Avellino – Bellizzi, per verificare le condizioni lavorative degli agenti e lo stato complessivo delle infrastrutture penitenziarie.
A guidare la delegazione, il segretario nazionale Francesco De Curtis, insieme al segretario regionale Tommaso De Lia e al dirigente regionale Bruno Faraldo.
L’ispezione ha rilevato criticità strutturali e organizzative significative, nonostante non sia emersa una carenza numerica del personale. Particolarmente evidente il contrasto tra i due padiglioni che compongono l’istituto: da un lato, il reparto nuovo, moderno, automatizzato e dotato di servizi educativi e trattamentali in linea con le norme vigenti; dall’altro, il padiglione vecchio, in condizioni gravemente degradate, con muri anneriti, muffa, impianti obsoleti, calcinacci e cancelli non automatizzati, dove il personale opera spesso in isolamento e senza le necessarie misure di sicurezza previste dal D.Lgs. 81/2008.
La delegazione ha tuttavia riconosciuto i notevoli progressi gestionali compiuti negli ultimi sette mesi sotto la guida della direttrice Maria Rosaria Casaburo e della comandante di reparto, primo dirigente Tiziana Perillo, apprezzate per impegno, trasparenza e capacità operativa.
“Serve però un intervento immediato delle istituzioni centrali e territoriali per riqualificare il padiglione vetusto – sottolinea la CON.SI.PE. –. Non si può delegare tutto alla buona volontà dirigenziale. È in gioco la sicurezza e la dignità degli operatori della Polizia Penitenziaria”. Il sindacato richiama l’articolo 2087 del Codice Civile, che impone al datore di lavoro di tutelare l’integrità fisica e morale dei lavoratori, principio che deve valere anche nel contesto carcerario.
La visita rientra in un più ampio monitoraggio regionale: la CON.SI.PE. ha infatti annunciato nuove ispezioni nei prossimi giorni negli istituti penitenziari della Campania, per redigere un report dettagliato da sottoporre al Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria (PRAP).
“Il nostro impegno è costante – conclude la confederazione –, ogni lavoratore ha diritto a un ambiente sicuro e adeguato alla funzione costituzionale che svolge”.
Articolo pubblicato il giorno 28 Maggio 2025 - 07:57