Avellino – Il Garante Regionale campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, ha presentato questa mattina, presso il Circolo della Stampa di Avellino, un’allarmante Relazione annuale sulle condizioni delle carceri, dei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) e delle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS) della Campania.
La relazione, frutto della collaborazione con l’Osservatorio regionale sulle condizioni delle persone private della libertà personale, ha focalizzato la sua attenzione anche sui dati e sulle problematiche specifiche emerse nel territorio della provincia di Avellino.
L’obiettivo è fornire un quadro dettagliato delle condizioni di vita dei detenuti negli istituti penitenziari avellinesi e nelle strutture dedicate alla salute mentale, aprendo un dibattito costruttivo per migliorare la situazione degli operatori della giustizia e della sanità.
Il Garante Ciambriello non ha usato mezzi termini nel denunciare una grave carenza di attenzione da parte della politica e della società civile nei confronti del sistema carcerario. “Colpisce – ha affermato con forza Ciambriello – il silenzio assordante della politica e della società civile sul carcere. Abbiamo il dovere di osservare la Costituzione che indica norme imprescindibili sulla detenzione in carcere”.
Uno dei punti cruciali sollevati nella relazione è il drammatico problema del sovraffollamento, che rende “inaccettabili anche le condizioni di lavoro del personale penitenziario”.
Ciambriello ha inoltre posto l’accento sulle criticità persistenti nel sistema di assistenza sanitaria all’interno degli istituti di pena avellinesi, nonostante siano ormai quindici anni che tale competenza è passata al Servizio Sanitario Nazionale.
“Gli istituti di pena avellinesi non sono esenti da aspetti critici che di fatto non permettono l’attuazione di un sistema efficiente di tutela sanitaria”, ha sottolineato il Garante, evidenziando le gravi ripercussioni sulla salute e sulla dignità dei detenuti.
La presentazione della relazione a Avellino rappresenta un forte segnale d’allarme sulla necessità di interventi urgenti e concreti per affrontare le criticità del sistema penitenziario campano e garantire il rispetto dei diritti fondamentali delle persone private della libertà personale.
Il Garante Ciambriello auspica che la sua denuncia possa scuotere le coscienze e innescare un cambiamento di rotta da parte delle istituzioni e della società civile.
Articolo pubblicato il giorno 9 Maggio 2025 - 13:55