Arzano- Sgominato clan della 167: estorsioni a commercianti con il “pizzo” a Natale, Pasqua e Ferragosto.
Punti Chiave Articolo
Cinque arresti tra cui presunti affiliati al clan camorristico. Le indagini: “Pagate tre rate, non due”. L’associazione Sos Impresa: “Denunciare è fondamentale per liberare il territorio”
Bastava la loro presenza per incassare il denaro. I commercianti di Arzano, già consapevoli della “regola”, consegnavano il pizzo senza opporre resistenza. Ma quando alcuni provavano a replicare di aver concordato solo due rate annuali (a Natale e Ferragosto), la risposta era secca: “No, sono tre, manca quella di Pasqua”.
L’operazione della DDA
Gli investigatori hanno fotografato e intercettato i sospetti affiliati al clan della 167 mentre riscuotevano il pizzo, ricostruendo anche la spartizione del denaro e il sistema per evitare i sequestri: una parte dei proventi veniva affidata a un uomo, ora accusato di ricettazione aggravata per agevolare l’organizzazione.
Finiscono in manette:
Salvatore Bussola
Antonio Lentino
Antonio Buono
Carlo Alborino
Raffaele Caiazza
Tra loro, due sarebbero legati direttamente al clan.
Il caso del cimitero
Le indagini hanno portato alla luce anche un’estorsione ai danni di un imprenditore edile impegnato nella realizzazione di cellette e loculi nel cimitero consortile di Casoria, Arzano e Casavatore.
L’appello di Sos Impresa
L’associazione per la legalità ha espresso “plauso e gratitudine” alla DDA e alle forze dell’ordine: “La denuncia degli imprenditori è cruciale per sconfiggere la camorra. Solo così liberiamo il territorio da questi parassiti”.
Articolo pubblicato il giorno 7 Maggio 2025 - 19:20