Nino Simeone / Foto comunicato stampa
Napoli si prepara a un mese e mezzo senza il suo aeroporto. Dal 19 gennaio al 1° marzo 2026, Capodichino chiuderà per lavori di riqualificazione della pista, un intervento necessario ma con pesanti ricadute.
“Quaranta giorni sono troppi, non si tratta solo di turisti ma di cittadini che viaggiano per salute, lavoro o emergenze”, avverte Nino Simeone, presidente della Commissione Infrastrutture e Mobilità del Comune di Napoli.
Per evitare l’isolamento della città, Simeone ha convocato d’urgenza la Commissione con i vertici di Gesac. Tra le proposte, navette dedicate per l’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi e collegamenti con Roma Fiumicino, oltre a un potenziamento dei treni Trenitalia verso Salerno e la capitale.
“Serve un piano coordinato tra istituzioni, gestori e operatori del settore – taxi, NCC, bus turistici – che rischiano di restare fermi, insieme alle attività ricettive che potrebbero perdere un milione di passeggeri”, sottolinea.
Simeone chiede l’intervento di Sindaco, assessori e Regione, con un appello al Governo: “Napoli non può essere tagliata fuori. Gesac garantisca soluzioni per cittadini e lavoratori”. Una corsa contro il tempo per scongiurare una “catastrofe” economica e sociale.
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