Un EP che scuote l’anima: Giacomo Della Torre lancia “Vléno” con emozioni grezze e inesorabili Giacomo Della Torre, il cantautore agropolese, irrompe sulla scena musicale con il suo primo EP, Vléno, disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitali e in un’edizione limitata di vinile 10 pollici. Questo progetto non è solo un album, ma un pugno nello stomaco di emozioni autentiche, vissute e sofferte, che non lascia scampo a chi si avventura tra i suoi sei brani – più una bonus track esclusiva per i collezionisti del vinile.
Punti Chiave Articolo
Temi crudi e un legame viscerale con la terra
I brani di Vléno si tuffano in un vortice di nostalgia, desiderio, speranza e un attaccamento quasi ossessivo alla propria terra e a chi l’ha abitata. Niente di sdolcinato qui: è un’esplorazione brutale di sentimenti che graffiano, dove il legame con il Sud Italia emerge come una forza primordiale, mescolata a sonorità moderne e testi che non si scusano per la loro intensità.
L’eredità di un artista e un sussurro misterioso
Figlio dell’indimenticato artista cilentano Mike Pistone, Giacomo infonde nel suo lavoro una tradizione cantautorale del Sud Italia, rivitalizzandola con un tocco personale e senza filtri. Il titolo, *Vléno*, resta un enigma carico di mistero, come un sussurro che evoca ciò che è perduto ma ancora pulsante, un richiamo a vedere se stessi e gli altri non come errori da correggere, ma come esseri feriti, pronti a sbagliare e sognare senza rimorsi.
La voce dell’artista in prima persona
“Questo EP è un modo per restituire vita a tutto ciò che non ho mai smesso di sentire. È anche un dono per chi si riconosce nella sacralità delle parole, quelle capaci di dare forma anche al silenzio e al vuoto.” Con queste parole, Vléno si posiziona come un’opera sincera e universale, nata nel cuore del Cilento ma rivolta a chiunque abbia amato, perso o guardato avanti con una compassione grezza, senza paura o giudizi, ma con una tenerezza che non si arrende.
Articolo pubblicato il giorno 28 Aprile 2025 - 17:30