Nella foto la fune della funivia
Castellammare – A tre giorni dalla tragedia della Funivia del Monte Faito, che è costata la vita a quattro persone, emergono nuove e cruciali ipotesi investigative.
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Mentre la Procura di Torre Annunziata prosegue senza sosta le indagini, lavorando anche nel giorno di Pasqua, un elemento tecnico di primaria importanza si fa strada: la fune traente dell’impianto di risalita non si sarebbe spezzata, ma potrebbe essere fuoriuscita dalla carrucola.
Questa svolta, che necessita di ulteriori conferme e approfondimenti, ribalterebbe parzialmente le prime ricostruzioni dell’accaduto. Secondo quanto trapela dagli ambienti investigativi, gli inquirenti non avrebbero individuato alcun punto di rottura netto sulla fune d’acciaio.
Al contrario, il cavo trainante sarebbe risultato allentato e afflosciato, adagiato su strade, tetti e pendii circostanti.
L’ipotesi, riportata dal Tgr della Campania, è al vaglio degli investigatori è che la fune traente possa essersi sfilata dalla sua sede, la carrucola. A quel punto, la cabina situata a monte – forse a causa di un malfunzionamento del freno di emergenza – avrebbe iniziato una drammatica corsa all’indietro lungo la fune portante, quest’ultima rimasta sorprendentemente intatta.
L’inchiesta, che procede per le gravi ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo e disastro colposo, si concentra ora con particolare attenzione sui controlli e le verifiche effettuate prima della riapertura dell’impianto, avvenuta lo scorso 10 aprile.
Gli inquirenti intendono accertare la regolarità e l’efficacia delle operazioni di manutenzione, considerando che la fune traente era stata sostituita sei anni fa da una ditta specializzata.
Parallelamente, la Polizia, su delega della Procura, sta passando al setaccio gli uffici dell’EAV (Ente Autonomo Volturno), la società che gestisce l’impianto, per esaminare nel dettaglio gli affidamenti degli interventi di manutenzione a ditte esterne. L’obiettivo è ricostruire la filiera delle responsabilità e verificare se siano state rispettate tutte le normative di sicurezza.
Intanto, si apprende che le autopsie sui corpi delle quattro vittime dovrebbero iniziare probabilmente martedì. Gli esami autoptici saranno fondamentali per accertare le cause precise dei decessi e fornire ulteriori elementi utili all’indagine. E a quel punto dovrebbero partire anche gli avvisi di garanzia come atto dovuto.
La tragedia del Faito continua a destare profondo sgomento e interrogativi nella comunità locale e a livello nazionale. La nuova ipotesi investigativa sulla mancata rottura del cavo traente apre scenari inediti e impone un’analisi ancora più approfondita delle dinamiche che hanno portato al terribile incidente.
Gli inquirenti sono al lavoro per fare piena luce su ogni dettaglio, con l’obiettivo di accertare la verità e individuare eventuali responsabilità.
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