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Un’imposizione mafiosa sul cantiere di una scuola: è con questa accusa che i carabinieri hanno fermato una coppia, lui 70 anni, lei 64, ritenuti affiliati di spicco del clan camorristico Massaro, attivo tra Maddaloni e i comuni limitrofi del Casertano.
I due sono finiti in carcere su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, con le accuse di estorsione e tentata estorsione aggravate dal metodo mafioso. I fatti ruotano attorno a un importante appalto per la realizzazione di un campus scolastico a Santa Maria a Vico.
Secondo gli inquirenti, il 21 febbraio scorso, la coppia avrebbe ottenuto una tangente da diverse migliaia di euro da parte dell'imprenditore incaricato dei lavori. A incastrarli sono state le dichiarazioni delle vittime e le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Ma la pressione non si è fermata lì. Il 14 aprile, i due — già nel mirino degli investigatori — sarebbero tornati alla carica, chiedendo il 3% del valore complessivo dell’opera, pari a circa 120mila euro su un progetto da 4 milioni.
Questa volta, però, l’estorsione non è andata a segno: all’incontro, oltre all’imprenditore, c’erano anche i carabinieri della compagnia di Maddaloni, che hanno fatto scattare il fermo. Particolarmente rilevante il profilo dell’uomo: già condannato all’ergastolo
, ex collaboratore di giustizia, si trovava agli arresti domiciliari con permesso di uscita. Anche per questo, il gip ha convalidato il fermo e disposto il carcere per entrambi.
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La situazione descritta è molto grave e fa riflettere su come certe organizzazioni mafiose possano infiltrarsi in ambiti sensibili come quello dell'istruzione. È importante che le autorità agiscano per proteggere i cittadini.
L'articolo mette in evidenza quanto sia difficile combattere la mafia nei settori pubblici, dove dovrebbero esserci solo trasparenza e correttezza. Speriamo che ci siano piu controlli per prevenire tali eventi.
Io trovo che sia assurdo che ci siano ancora queste situazioni, specialmente in un settore cosi fondamentale per il futuro dei giovani. La scuola dovrebbe essere un luogo sicuro e non sotto minaccia di estorsioni.