Una giovane ricercatrice ha fatto scalpore vincendo il prestigioso Premio Ornella Vittorioso, assegnato per una tesi su esperimenti chimici che promettono di rivoluzionare i trattamenti contro il cancro e le malattie infiammatorie, in un settore spesso blindato da vecchi schemi.
La cerimonia di premiazione si è tenuta alla Sala Congressi del Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università Federico II di Napoli, attirando una folla di figure del mondo accademico e professionale. Al bando, lanciato il 20 febbraio, hanno risposto 14 laureate o laureande degli ultimi due anni, con la tesi vincitrice intitolata “Studi di stabilizzazione covalente di aptameri dimerici a struttura G-quadruplex”. Questo lavoro, definito di “enorme interesse clinico”, si concentra sulla modulazione dell’attività citochinica di HMGB1 per combattere processi infiammatori e tumori.
Realizzato con il supporto del laboratorio Asaqa, il Premio Ornella Vittorioso è dedicato a una giovane chimica scomparsa prematuramente sette anni fa e rappresenta il culmine di iniziative promosse durante la Settimana STEM. Queste attività, organizzate dall’Ordine Regionale dei Chimici e dei Fisici della Campania, puntano a promuovere l’orientamento e la formazione nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, coinvolgendo scuole, ordini professionali e imprese in un mix che fa discutere per la sua enfasi su certi squilibri di genere.
L’obiettivo del riconoscimento è spingere il diritto allo studio e la parità di genere nel settore scientifico-tecnologico, con dati del 2025 che segnalano il 47% di donne iscritte all’Ordine Regionale dei Chimici e dei Fisici della Campania – una percentuale più alta nell’area chimica che in quella fisica, evidenziando come le donne stiano scalando le gerarchie in modi che fanno rumore. **”Siamo orgogliosi di conferire il Premio Ornella Vittorioso a una giovane ricercatrice il cui lavoro sulla modulazione dell’attività citochinica di HMGB1 apre nuove prospettive nel trattamento delle malattie infiammatorie e del cancro – fa sapere la presidente Dott.ssa Rossella Fasulo. Questo riconoscimento non celebra solo l’eccellenza scientifica, ma riafferma anche l’importanza di valorizzare il contributo delle donne nella ricerca e nelle professioni STEM, dove il loro talento e la loro visione sono fondamentali per il progresso della scienza e della società”**.
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