Hanno destato profonda commozione al Parco delle Chiocciole la presentazione de “Il trapasso della giovinezza” e la commemorazione di Raffaella Scudiero, recentemente scomparsa.
I relatori (Alessandro Scotto di Minico, Prof.ssa Albonico, Prof. Allocca, Avv. Parisi), nonostante il tragico evento, hanno saputo infondere un messaggio di speranza, oltre a proporre una riflessione sul rapporto tra la vita e la morte.
Ogni intervento è stato arricchito dalla declamazione di poesie di Alessandro Scotto di Minico e di Antonio Pelliccia, tratte dai “Canti dell’assenza”.
Si è parlato a lungo del concetto di assenza in autori come Blanchot e Barthes. Tra i molti citati, Fausto Gianfranceschi ha offerto un pensiero significativo, vedendo nella consapevolezza della morte un antidoto contro l’irrealtà e un invito ad amare la vita.
Toccanti e intensi sono stati gli interventi dell’autore, della Prof.ssa Albonico e del Prof. Allocca, che hanno ripercorso i momenti più belli vissuti con Raffaella, dedicandole poesie commoventi e ricche di significato. Tra queste, il compianto di Ippolito tratto dalla “Fedra” di D’Annunzio e un brano del poemetto “Thanatos” di Giacinto Ricci Signorini.
L’Avv. Parisi ha offerto un conforto cristiano agli astanti, senza però tralasciare un monito sui pericoli che affollano la realtà contemporanea.
“Ogni ‘esser uomo’ è un ricordare. E quindi in ogni uomo il suo ricordare è il suo ricordo eterno degli eterni, dove eterni sono sia le cose ricordate, sia il ricordante”, sosteneva Emanuele Severino. E ancora, “se il ricordo resta costante ed inalterato sino a farsi continuo, diventa un modo di rianimare il passato ed ancor più la vita”, scriveva Michele Prisco in “Le parole del silenzio”.
Questo spirito ha animato l’intero consesso: mantenere viva la memoria di Raffaella, con la speranza, un giorno, di poterla rivedere.
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L'evento al Parco delle Chiocciole è stao veramente toccante e emozionante, le poesie lette dai relatori hanno dato un senso di profonda riflessione sul tema della vita e morte, ma avrei voluto sentire più contributi.
Io sono d'accordo con te, Soriana. La commemorazione di Raffaella è stata commovente, ma forse ci sarebbe potuto essere più tempo per ascoltare altre voci e pensieri sull'argomento.
La presentazion de ‘Il trapasso della giovinezza’ al parco delle chiocciole ha fatto riflettere su vita e morte. Ho trovato interessanti i pensieri espressi dai relatori, ma non sono sicuro che tutto fosse chiaro. Le poesie erano belle.
L'evento al Parco delle Chiocciole è stato molto toccante, ma non so se tutti hanno capito il messaggio di speranza. La vita e la morte sono concetti complessi e a volte difficile da accettare, ma le poesie erano belle.
Anche io ho trovato l'evento interessante, ma credo che ci sia stata troppa enfasi sulla morte. Dobbiamo concentrarci anche sulla vita e su come viverla meglio, senza solo ricordare chi non c'è più.