Il dormitorio diocesano di Forio non chiuderà: a impedirlo sono stati i volontari della Mensa del Sorriso, pronti anche all’occupazione pur di evitare che i senzatetto dell’isola tornassero a dormire per strada. La notizia del possibile stop alla struttura, attiva da gennaio 2025 presso il Centro di Accoglienza “Giovanni Paolo II”, aveva allarmato la comunità, ma oggi è la stessa Caritas Diocesana a rassicurare tutti: il servizio prosegue regolarmente.
Il rischio chiusura era legato all’assenza di un custode notturno, figura necessaria per garantire la continuità operativa.Potrebbe interessarti
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Una vittoria della solidarietà dal basso, che su un’isola dove la povertà cresce, diventa sempre più fondamentale. Sono infatti centinaia le famiglie che si affidano alla Caritas e ad altre realtà di volontariato per beni di prima necessità, mentre ogni sera la Mensa del Sorriso di Casamicciola accoglie decine di persone – tra cui molti italiani – offrendo un pasto caldo in un clima di rispetto e dignità.
Ma anche qui, le risorse non bastano mai: il frigorifero mezzo vuoto racconta di un impegno quotidiano tra mille difficoltà, in cui ogni aiuto può fare la differenza. E c’è anche chi si mette in gioco in prima persona per imparare e dare una mano: come i ragazzi del Liceo “Giorgio Buchner” di Ischia, che in questi mesi hanno partecipato a un progetto di orientamento presso la mensa, vivendo un’esperienza formativa e umana che resterà impressa.
Commenti (3)
E’ una buona notizia che il dormitorio diocesano non chiudera, ma ci sono ancora molte difficoltà da affrontare. I volontari stanno facendo un lavoro eccelente, ma serve piu sostegno da parte della comunità per garantire un futuro migliore ai senzatetto.
La situazione del dormitorio diocesano a Forio è molto importante, e la decisione dei volontari di non lasciarlo chiudere è un segnale di solidarietà. Tuttavia, spero che vengano trovate soluzioni durature per evitare problemi futuri con la gestione e le risorse necessarie.
è una buona notizia che il dormitorio non chiuderà, ma ho dei dubbi su come i volontari possano gestire tutto questo da soli. Le risorse sono poche e la situazione economica non migliora. Speriamo che ci siano più aiuti.