All’indomani della notte più amara della stagione, l’Inter si aggrappa ai ricordi e alla cabala: l’ultima volta che perse due gare consecutive era la primavera del 2023, e fu solo l’inizio di una cavalcata che portò Lautaro e compagni fino alla finale di Champions League. Ma oggi, quel sogno europeo sembra lontano, sfocato dal 3-0 incassato dal Milan e dal ko-beffa con il Bologna. Due scivoloni pesanti, che cancellano la corsa al triplete e fanno tremare le certezze nerazzurre.
Il Diavolo si conferma bestia nera — cinque confronti stagionali senza mai perdere — e mette in luce i limiti di una rosa che fatica a reggere l’urto quando mancano i titolari. Gli esperimenti falliti con Taremi e Asllani, la gestione faticosa dell’attacco senza Thuram, e un reparto offensivo alternativo che non convince, mostrano un’Inter spuntata e a corto di idee. Joaquin Correa e Marko Arnautovic non bastano, e Simone Inzaghi si ritrova a dover reinventare, ancora una volta, il peso specifico del reparto avanzato.
Un barlume di speranza arriva però dall’infermeria: Denzel Dumfries e Piotr Zielinski torneranno disponibili per la sfida con la Roma, e Thuram punta dritto al ritorno in campo nella semifinale d’andata di Champions contro il Barcellona. Appuntamenti chiave, che diranno tutto sul destino di una stagione che ha promesso tanto e che ora rischia di sgretolarsi sul più bello.
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Le rotazioni di Inzaghi, studiate per arrivare in primavera ancora vivi su tutti i fronti, sembrano ora una lama a doppio taglio: la rosa è la meno costosa tra le otto d’Europa, ma anche la più anziana. Il logorio si fa sentire, la lucidità si assottiglia, e i nervi saltano — emblematico lo sfogo del tecnico sul recupero negato.
Roma e Barça sono più che partite: sono il bivio tra gloria e rimpianti. Perché se il triplete è ormai alle spalle, la vera sfida dell’Inter è tenere la barra dritta, non perdere la bussola e blindare un finale di stagione che può ancora essere storico. Ma servono testa, gambe e, soprattutto, cuore.






Commenti (1)
L’inter ha bisogno di trovare un equilibrio per non perdere ulteriore terreno. I giocatori devono lavorare meglio insieme e evitare errori in difesa, altrimenti sarà difficile recuperare nella corsa al campionato e coppe.