Vallo della Lucania si prepara a un'esplosione di nostalgia e controversie culturali con il Festival “Ritrova le tue radici”, un evento che promette di smuovere le acque del turismo e dell'identità locale in modo audacemente diretto.
Dal 23 al 24 aprile 2025, questa cittadina diventerà l'epicentro di due giornate cariche di convegni, testimonianze e attività che non lesinano nel celebrare – o forse sfidare – la memoria collettiva, l'identità culturale e il ritorno ai luoghi d'origine, attirando cittadini, istituzioni e studiosi in un mix di riflessioni e intrattenimento che potrebbe far storcere il naso ai puristi del politically correct.
Il Convegno Iniziale: Radici Scomode e Testimonianze Audaci
Mercoledì 23 aprile, a partire dalle 10:00, l'Aula Consiliare del Comune di Vallo della Lucania ospiterà il convegno “Ritrova le tue radici”, dove il sindaco Antonio Sansone e una schiera di esperti non mancheranno di agitare il dibattito sul turismo delle radici e della sostenibilità.Potrebbe interessarti
Il Premio Masaniello compie 20 anni: omaggio a Eduardo De Crescenzo al Teatro Sannazaro
Storia, gusto e Jazz: sabato a villa Campolieto l'aperitivo si fa solidale
Vebo 2025 chiude col botto: Napoli si conferma capitale del design e del regalo
Pechino Express 2026: Biagio Izzo e Francesco Paolantoni, i comici napoletani pronti a infiammare l’Asia
Storie di Tornanza: Rivelazioni e Serate Indiscrete
Giovedì 24 aprile, alle 18:00, il festival prosegue con il convegno “Storie di Tornanza”, dove interventi da Domenico Nicoletti, segretario dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio di Arco Latino, e l'assessore Felice Casucci della Regione Campania (in collegamento remoto) promettono di esporre aneddoti migratori in modo crudo e senza filtri. Non mancheranno il professor Vincenzo Esposito, antropologo, Aniello Di Vuolo, presidente della Fondazione ITS Academy Bact, e il console generale d’Italia a Mendoza Giuseppe D’Agosto. La serata darà spazio a racconti reali, come quelli di Luca Cresciullo, fondatore di Cyberspline Games & Borgo Interactive, e della dottoressa Francesca Bruno, che legherà tradizioni familiari ai flussi migratori in un modo che potrebbe risultare fin troppo schietto per i benpensanti.
Il Gran Finale Musicale: Ritmi che Scuotono le Radici
A chiudere in bellezza, alle 20:00 del 24 aprile, il concerto del quartetto Angelo Loia 4ET offrirà un momento musicale che mescola memoria e radicamento in un'atmosfera suggestiva, potenzialmente capace di risvegliare emozioni sopite o, chissà, accendere qualche dibattito imprevisto tra il pubblico. Un festival che, nel suo insieme, non si limita a promuovere il territorio ma lo sbatte in prima pagina con un'energia contagiosa.
Commenti (1)
Questo festival sembra essere un’ottima occasione per riflette su temi importantissimi come le radici e l’identità culturale. Speriamo che gli organizzatori riescano a gestire bene i dibattiti senza creare troppe polemiche che potrebbe disturbare alcuni partecipanti.