Duro sfogo di Paolo Casarin, ex arbitro internazionale e storico designatore della Serie A e B, dopo la vergognosa aggressione subita da un giovane arbitro di appena 19 anni durante la partita dei playoff Under 17 provinciali tra Russo Sebastiano Calcio Riposto e Pedara, in Sicilia.
L’ex fischietto non usa mezzi termini: “Le aggressioni ai direttori di gara sono inaccettabili. Bisogna limitare la presenza dei genitori negli stadi e punirli in modo esemplare”. Secondo Casarin, non bastano sospensioni temporanee: “I dirigenti complici devono essere cancellati dal calcio, non è questione di settimane o mesi di stop. Se hanno contribuito, non devono più mettere piede in un campo da gioco”.
Il commento si fa ancora più amaro quando Casarin parla del contesto: “Il calcio minore è in apparenza sereno, ma nella realtà è un covo di genitori e dirigenti incapaci. Aggrediscono un arbitro giovanissimo solo per una partita. È sconcertante”. E affonda il colpo: “In Italia ogni genitore pensa che il proprio figlio sia Maradona. E queste sono le conseguenze”.
Casarin propone una linea durissima: “Chiunque aggredisca un arbitro, soprattutto in contesti giovanili, deve essere cancellato dal calcio. Non basta punire, bisogna estirpare questi comportamenti dal sistema”. L’episodio in Sicilia è solo l’ultimo di una lunga serie, e riapre il dibattito su come proteggere i giovani arbitri e salvaguardare lo sport giovanile da chi lo trasforma in un campo di battaglia.
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