Colpita alla testa. Cosparsa di benzina. Poi il fuoco. Così è morta Fortuna D’Anna, 48 anni, madre di quattro figli.
Una torcia umana. Il pigiama in pile ha assorbito il liquido infiammabile. Lei ha provato a fuggire dalla cucina. Non ce l’ha fatta. È morta dopo quattro giorni di agonia.
Il femminicidio è avvenuto ad a.Potrebbe interessarti
C'erano familiari, cittadini, attivisti. Presente anche Rosario Visone, coportavoce regionale di Europa Verde.
Francesco Emilio Borrelli, deputato AVS, lancia l’allarme:
“È una strage. Le violenze ci sono ogni giorno. Ma solo poche vengono denunciate. Le vittime sono isolate, accusate. Serve una rivoluzione culturale. E istituzionale”. Il messaggio è chiaro: non si può più restare in silenzio.
Commenti (3)
E’ una tragedia che fa riflettere su come la violenza sulle donne sia un problemma serio e presente nella nostra società. Ogni giorno ci sono casi di femminicidio che non devono essere ignorati. Dobbiamo agire.
è veramente triste che ci siano ancora questi eventi brutti nel nostro paese, non capisco come la gente possa arrivare a tanto. Dobbiamo fare di piu per proteggere le donne e fare in modo che cose cosi non succedano piu. La violenza non è mai la risposta.
Leggendo l’articolo mi ha colpito molto la storia di Fortuna, una donna che ha sofferto tantissimo. È triste che ci siano casi di femminicidio così frequenti. Dobbiamo tutti riflettere e fare qualcosa per fermare questa violenza.