Napoli -"Stiamo portando a termine il mandato che Vittorio Passeggio ci ha affidato: abbattere i mostri di cemento, i pregiudizi e riconquistare la dignità di un popolo che non si è mai arreso". Con queste parole, Omero Benfenati, rappresentante del Comitato Vele, è intervenuto all'incontro "Scampia in movimento: ripartire dalle periferie", promosso dal quotidiano La Repubblica, ricordando la figura di Vittorio Passeggio, storico leader e promotore delle lotte per la rigenerazione del quartiere.
"Noi non siamo spettatori del processo, noi siamo il processo stesso", ha aggiunto Benfenati, "siamo quelli che, nel buio più totale, quando Scampia era sinonimo solo di Gomorra, hanno resistito a quell'etichetta infamante che ci è stata cucita addosso per anni, senza mai abbassare la guardia".Potrebbe interessarti
Napoli, da ladro di auto a corriere della droga: fermato con 27 chili di cocaina per i clan di Scampia
Camorra, la pace del Lotto G: il patto tra Cancello e Angrisano che cambiò Scampia
Scampia, chiede 1.200 euro per restituire l’auto rubata: arrestato 22enne
Camorra, i pentiti: "Ecco come Elia Cancello ha preso il posto di Cicciotto a Scampia"
Il rappresentante del Comitato Vele ha poi ripercorso le difficoltà incontrate: "Abbiamo ricevuto molte porte in faccia, siamo stati discriminati, considerati brutti, sporchi e cattivi. Oggi, però, abbiamo dimostrato che l'unità e la voglia di riscatto possono portare alla dignità e alla normalità. La strada è ancora lunga, ma siamo certi di aver raggiunto un traguardo importante".






Commenti (1)
Ho letto l’articolo e mi sembra che ci sono tanti problemi da affrontare, ma anche delle soluzioni possibili. La storia di Scampia è complessa, ma le parole di Benfenati danno speranza. Spero che i progetti siano realizzati con successo.