De Laurentiis: “Mi dispiacerebbe lasciare lo stadio Maradona, ma serve un impianto moderno da 70mila posti”

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Napoli“Nello stadio Maradona ci ha giocato il più grande giocatore di tutto il mondo, mi dispiacerebbe doverlo lasciare”. Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, non rinnega l’affetto per l’impianto intitolato a Diego Armando Maradona, ma ammette la necessità di un cambio di passo.

“Stiamo cercando di fare di tutto per rimanere al Maradona – ha spiegato durante un dibattito organizzato dal coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia –, ma qui non posso parcheggiare 10mila automobili. Anche se sono stati fatti progressi con le metropolitane, un problema è lo spazio per le attività commerciali. Vorrei uno stadio con 65mila posti per i napoletani, più 3mila per gli ospiti”.

L’ad di Filmauro ha poi sottolineato le criticità strutturali dell’impianto, inaugurato nel 1959 e ristrutturato in fretta per i Mondiali del 1990: “Bisogna valutare il livello di vetustà. È stato massacrato”.

La richiesta al governo: “Le Soprintendenze non blocchino lo sport”

De Laurentiis ha lanciato un appello al ministro dello Sport, Andrea Abodi, presente all’iniziativa insieme al sindaco Gaetano Manfredi: “Chiedo al ministro di sollecitare Meloni a intervenire. Esiste una legge che permette di costruire aree commerciali per bilanciare i conti dei club, sempre indebitati. Ma il problema non è solo quello: le Soprintendenze non dovrebbero intromettersi, con lo sport non c’entrano nulla”.

Senza giri di parole, il patron ha criticato le lungaggini burocratiche che hanno frenato progetti simili a Bologna e Firenze: “Le stupidaggini di queste città le rimandiamo al mittente. Serve un intervento deciso”.

Addio a Castel Volturno, in cerca di nuovi terreni

Intanto, il Napoli si prepara a cambiare anche la sede degli allenamenti. “Sono due anni che cerco terreni per il nuovo centro sportivo – ha rivelato De Laurentiis –. Fra un anno dovrò lasciare Castel Volturno per la scadenza del contratto”.

L’obiettivo è trovare un’area funzionale per la squadra e il settore giovanile: “Mi servono 20 ettari per costruire 10 campi, più spazi coperti. Vorrei un luogo facilmente raggiungibile anche per i ragazzini di 10-11 anni, che devono poter arrivare in modo semplice dopo scuola”. Una rivoluzione in vista, tra nostalgia e necessità, mentre il Napoli guarda al futuro.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 30 Marzo 2025 - 13:08
Giuseppe Del Gaudio

Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d'azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: "lavorare fa bene, il non lavoro: stanca"

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