Il calciatore brasiliano Dani Alves è stato assolto in secondo grado dall’accusa di stupro: la Sezione d’appello del Tribunale Superiore di Giustizia della Catalogna ha ribaltato la condanna inflitta in primo grado, annullando anche tutte le misure cautelari nei confronti dell’ex terzino di Barcellona e Juventus.
Alves era stato condannato a 4 anni e 6 mesi di carcere per un presunto episodio di violenza sessuale avvenuto nella notte di Capodanno del 2022 in una discoteca di Barcellona. Ma secondo i giudici d’appello, mancano prove sufficienti per confermare la colpevolezza del calciatore, e la testimonianza della presunta vittima è stata giudicata non attendibile.
Nel dispositivo della sentenza, la Corte ha parlato di “lacune, incoerenze e contraddizioni” nella ricostruzione dei fatti fornita dalla donna, sottolineando come la sua versione differisse sensibilmente dalle immagini video registrate all’interno del locale prima dell’ingresso nel bagno, dove si sarebbe consumata l’aggressione.
La sentenza ha inoltre rigettato i ricorsi della Procura, che chiedeva l’aumento della pena a 9 anni, e dell’accusa privata, che puntava a una condanna di 12 anni di reclusione. Arrestato nel gennaio 2023, Dani Alves ha trascorso 14 mesi in carcere come misura cautelare, per poi essere rilasciato su cauzione nel marzo dello stesso anno. Con questa sentenza di assoluzione, pronunciata all’unanimità dalla sezione d’appello, l’ex campione torna libero da ogni accusa.
Articolo pubblicato il giorno 28 Marzo 2025 - 12:51
La decisione della Corte mi pare strana perche ci sono casi simili dove la vittima ha delle prove chiare. E’ importante che la giustizia funzioni bene e non solo in base a impressioni o testimonianze poco affidabili. Speriamo che in futuro le vittime vengano ascoltate con piu attenzione.