Santa Maria Capua Verete– Con la formula “assolto per non aver commesso il fatto”, il Tribunale sammaritano ha messo la parola fine a un caso giudiziario che ha tenuto banco per mesi.
La presidente della Seconda Sezione Penale, la dott.ssa Rosetta Stravino, dopo una lunga camera di consiglio, ha disposto l’assoluzione di Giuseppe Ponticorvo, imprenditore nel settore caseario di Alvignano.
L’uomo, accusato di omicidio colposo stradale e omissione di soccorso, era finito sotto processo per la morte di Luigi Puorto, 87 anni, ex consigliere comunale di Caiazzo, cittadina in cui godeva di grande stima e rispetto.
La vicenda risale a un incidente stradale avvenuto sulla strada provinciale Piedimonte-Caiazzo, dove Puorto era alla guida della propria autovettura.Potrebbe interessarti
Beni confiscati alla camorra: nel complesso di Zagaria nascerà un incubatore di start-up
Santa Maria Capua Vetere: picchia la compagna incinta, denunciato un 20enne
Droga nascosta nella Matrioska: 38enne arrestato ai domiciliari nel Casertano
Carinola, dà fuoco alla casa dopo un litigio con la moglie: arrestato 37enne
Tuttavia, la difesa dell’imprenditore, rappresentata dagli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo, ha sempre sostenuto l’assenza di un nesso causale tra l’incidente e la morte di Puorto, chiedendo sin dall’inizio l’assoluzione del proprio assistito.
La tesi della difesa è stata pienamente accolta dal giudice, che ha ritenuto insussistente il collegamento tra i due eventi. A supporto di questa conclusione, il Pubblico Ministero aveva nominato come consulente tecnico la dott.ssa Donata Maria Di Palma, medico legale, la quale ha escluso qualsiasi relazione tra l’incidente e il decesso di Puorto, sostenendo che l’ottantasettenne non avesse subito embolie o altre complicazioni direttamente riconducibili al sinistro. La stessa posizione è stata confermata dal medico legale di parte della difesa, il dott. Antonio Cavezza.
Diverso, invece, il parere dei consulenti della parte civile, i dott. Nicola Silvestri e Simeone Virgilio Rotondo, i quali durante il dibattimento hanno avanzato l’ipotesi di un’embolia polmonare come causa del decesso. Tuttavia, le loro conclusioni non hanno trovato riscontro nelle valutazioni del giudice, che ha preferito affidarsi alle perizie che escludevano il nesso causale.
Con questa sentenza, il tribunale ha quindi chiuso un caso che aveva diviso l’opinione pubblica, restituendo libertà e innocenza a Giuseppe Ponticorvo, mentre la comunità di Caiazzo continua a ricordare Luigi Puorto, figura storica e amata della città.






Commenti (1)
E’ stao un caso molto complesso, e io credo che la decisione del tribunale sia stata giusta. Ma non è facile per le famiglie accettare queste situazioni. La legge deve sempre tutelare i diritti di tutti, ma è difficile quando ci sono morti di mezzo.