In epoca medievale, la paura dei non-morti era una realtà tanto tangibile quanto inquietante.
Un recente ritrovamento archeologico in una fortezza risalente ai XV-XVI secoli ha riportato alla luce un caso emblematico di rituali anti-vampiro. La sepoltura, rinvenuta nel sito di Račeša e accompagnata da altre 180 tombe, si contraddistingue per un particolare macabro.
Il defunto, un uomo di età compresa tra 40 e 50 anni, è stato disturbato nella sua sepoltura poco dopo la morte. Riposto in una posizione decisamente insolita, il torso è stato ritrovato capovolto, con la testa separata e distanziata dal resto del corpo.
Sotto il cranio è stata trovata una grande pietra, che suggerisce un rituale ben preciso. “Questi segni indicano chiaramente un tentativo di impedire al ‘vampiro’ di tornare a tormentare i vivi”, ha affermato la dottoressa Nataša Šarkić, responsabile dello studio.
Le analisi delle ossa raccontano una vita caratterizzata da violenza, con numerosi traumi, alcuni dei quali derivanti da incidenti e altri da scontri diretti. Un colpo devastante al volto, inferto probabilmente con un’arma contundente, potrebbe aver segnato e emarginato quest’uomo, che potrebbe essere stato un guerriero o un cavaliere, forse legato ai leggendari Templari.
Nel folklore balcanico, i vampiri venivano descritti come creature vendicative e malefiche, responsabili di malattie e disgrazie. Per affrontarli, la popolazione ricorreva a pratiche rituali come la decapitazione o il posizionamento di pietre sui cadaveri. Tuttavia, la sepoltura di Račeša segna un’eccezione: il ‘vampiro’ è stato trattato con un’attenzione particolare, smembrato e con la testa strappata probabilmente a mani nude.
Questo rinvenimento solleva interrogativi inquietanti sulle reali motivazioni di tale trattamento estremo. Cosa potrà mai aver fatto quest’uomo per meritarsi simili rimedi? È possibile che le sue azioni in vita o le circostanze della sua morte abbiano suscitato timore e superstizione nella comunità, al punto di difendersi con rituali così estremi? Tali questioni rimangono aperte e alimentano il mistero attorno a questa scoperta.
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L'articolo è molto interessante, ma ci sono alcune cose che non sono chiare. Perchè questa sepoltura è cosi particolare rispetto ad altre? E le analisi delle ossa spiegano solo la violenza ma non il contesto storico.