Napoli – Le indagini per scoprire i suoi presunti legami con i clan della camorra sono in corso da due giorni. I carabinieri dei Nas che hanno arrestato il tatuatore di 45 anni stanno passando al setaccio la sua vita,isuoi legami, i suoi clienti.
E natulamente i suoi rapporti, le sue amicizie, il traffico telefonico, le chat, la messaggistica, i social tutto insomma che possa portare a scoprire perché deteneva droga, armi e munizioni e per questo è in carcere da due giorni.
Durante un controllo igienico sanitario eseguito in uno studio di tatuaggi e piercing, i militari del Nas di Napoli lo hanno arrestato per detenzione illegale di armi, munizionamento e di sostanze stupefacenti.
L’intervento, inizialmente finalizzato alla sola verifica del rispetto della normativa in materia di igiene e sicurezza sanitaria, ha preso una piega diversa quando i carabinieri hanno notato che il titolare appariva visibilmente agitato e nervoso.
Tale atteggiamento ha spinto i militari a decidere di perquisire l’uomo e lo studio, al cui interno erano stati dedicati alcuni ambienti ad uso abitativo.
La perquisizione ha permesso di rinvenire un significativo quantitativo di droga (otto panetti sottovuoto di cocaina, del peso complessivo di un chilo e 300 grammi ed undici involucri termosaldati di cocaina, del peso di 15 grammi), una pistola di grosso calibro con matricola abrasa, serbatoi con copioso munizionamento a corredo, altre numerose munizioni di differente calibro, bilance di precisione, materiale idoneo al confezionamento della sostanza stupefacente ed alcune migliaia di euro in contanti, suddivisi in banconote di diverso taglio.
Il materiale è stato immediatamente sequestrato e l’uomo è stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria, e dovrà rispondere di detenzione abusiva di arma clandestina, ricettazione e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Sull’arma in sequestro saranno svolti accertamenti balistici per verificare l’eventuale coinvolgimento in fatti di cronaca.
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E un caso molto complesso, si deve indagare bene per capire i legami con la camorra e come ha fatto ad avere tutto quel materiale pericoloso. La sicurezza deve essere sempre prioritaria in queste situazioni.
Sì, è giusto che i carabinieri facciano il loro lavoro, ma si deve anche garantire il rispetto della privacy delle persone coinvolte. Non si può sempre pensare che tutti siano colpevoli.
È incredibile come certe persone possano nascondere attività illecite così facilmente. Speriamo che ci siano più controlli in futuro per prevenire questi crimini.