Presnetata presso la libreria “IoCiSto” in Piazzetta Aldo Masullo, la prima edizione del premio “Lettera d’amore a Napoli”. Alla conferenza erano presenti l’Assessore al turismo e alle attività produttive, Teresa Armato, lo scrittore Maurizio de Giovanni e la Presidente di “IoCiSto”, Claudia Migliore.
Il premio è frutto della collaborazione tra IoCiSto e AbruzziAMOci, organizzazione che da vent’anni gestisce il Premio “lettera d’amore” e un museo dedicato, unico in Italia, situato in un paesino della provincia di Chieti.
Dettagli del Premio
Il Premio letterario avrà inizio il 1° marzo e si concluderà il 20 maggio 2025. La premiazione si svolgerà il 21 luglio 2025, data che coincide con il compleanno della libreria IoCiSto. Sono previsti premi in denaro e, per valorizzare la città e le sue bellezze, è stato previsto un week-end per due persone, offerto da Scoop Travel, per il primo classificato non residente in Campania. A tutti i vincitori sarà offerta una visita guidata organizzata dall’Associazione “locus iste”, gadget personalizzati curati dall’Antica Pizzeria da Michele e una visita gratuita a una delle meraviglie culturali del Comune di Napoli.
Informazioni sul Bando
Il bando e ulteriori informazioni sul premio saranno disponibili a partire dal 1° marzo sui siti di IoCiSto, del Comune di Napoli e del Museo della lettera d’amore.Potrebbe interessarti
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L’Assessore Armato ha espresso entusiasmo per l’iniziativa, dichiarando: “Sono molto contenta che IoCiSto abbia avuto l’idea di aderire all’Archivio delle lettere d’amore e abbia voluto lanciare questa iniziativa della lettera d’amore per Napoli. È bello e significativo che nel giorno di San Valentino, dedicato all’amore tra le persone, parta un concorso dedicato all’amore per questa nostra città, unica e iconica. Abbiamo aderito e sosterremo questo progetto per stimolare i napoletani, ma anche i turisti, a raccontare in maniera soggettiva e originale questa città. Napoli è la città ideale per parlare d’amore”.
Maurizio De Giovanni ha aggiunto: “Questi tempi ci hanno portato a credere che un insulto sia sintomo di sincerità e di forza e che, invece, una dichiarazione di affetto sia sintomo di debolezza e di fragilità. Non è così: ci vuole forza per dire ‘ti voglio bene’, per dire ‘ti amo’, per parlare d’amore. E noi dobbiamo rappresentare questa forza. Dobbiamo fare in modo che nelle relazioni umane, ma anche tra persone e il loro luogo d’origine, si stabilisca una relazione di amore espressa. Le cose si dicono, non si danno per sottintese. La lettera d’amore non è altro che le espressioni di questo”.
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