Camorra, 540 anni di carcere i clan dei Quartieri Spagnoli

Condivid

Una vera e propria mazzata giudiziaria ha colpito ieri sera il cosiddetto “clan a tre teste”, la holding mafiosa che da anni controlla il traffico di droga ai Quartieri Spagnoli di Napoli.

Il GUP, Maria Rosaria Aufieri del tribunale di Napoli ha emesso 45 condanne, per un totale di oltre 540 anni di carcere, superando anche le richieste della pubblica accusa. Tra i condannati, spiccano i nomi dei capi e dei promotori del sodalizio criminale, che hanno ricevuto pene fino a 20 anni di reclusione.

Il clan, frutto di un patto tra tre famiglie storiche del quartiere – i Masiello, gli Esposito e i Saltalamacchia – era riuscito a creare un vero e proprio monopolio dello spaccio, gestendo piazze di droga e organizzando agguati per eliminare rivali e consolidare il proprio potere.

L’accordo tra i tre ras, Antonio Esposito detto “’o pallino”, Vincenzo Masiello “’o cucù” ed Eduardo Saltalamacchia, risalirebbe al dicembre 2019, poco dopo la scarcerazione di quest’ultimo e la ripresa del controllo sulla zona della Pignasecca.

Le indagini, come ha ricordato Il Roma, culminate in una maxi-retata a maggio 2023 con 53 arresti, hanno ricostruito una fitta rete criminale, con episodi di violenza e intimidazione. Tra questi, gli agguati a Domenico Masi e Paolo Pesce, oltre alla gestione di piazze di spaccio come quella “della Sposa”, controllata da Carmine Furgiero “’o pop” e suo figlio Luigi, entrambi condannati a 20 anni di carcere.

Le pene più severe hanno colpito proprio i vertici dell’organizzazione: Antonio Esposito, Vincenzo Masiello ed Eduardo Saltalamacchia sono stati condannati a 20 anni di reclusione ciascuno. Tra gli altri imputati, spiccano le condanne a 14 anni e 10 mesi per Gaetano Avoletto, Gennaro Avoletto, Lorenzo Cangiano, Maria Lo Vasco, Antonio Masiello, Gaetano Masiello, Vincenzo Massa, Antonio Pomidoro, Maurizio Provenzano e Alessandro Romano.

Il processo, celebrato con rito abbreviato, ha messo in luce la struttura gerarchica del clan e la ferocia dei suoi metodi, confermando l’esistenza di un “superclan” che, attraverso accordi e violenze, ha dominato per anni il mercato della droga in uno dei quartieri più simbolici di Napoli. Una sentenza storica, che segna un colpo durissimo alla criminalità organizzata nella città partenopea.

Le condanne nome per nome

  • Richard Ronald Agyen: 11 anni e 6 mesi
  • Gaetano Avoletto: 14 anni e 10 mesi
  • Gennaro Avoletto: 14 anni e 10 mesi
  • Antonio Boccia: 5 anni
  • Ciro Burraccione: 15 anni e 8 mesi
  • Lorenzo Cangiano: 14 anni e 10 mesi
  • Massimo Capasso: 11 anni e 1 mese
  • Dario Catalano: 5 anni
  • Stefano Chiantese: 8 anni
  • Roberto Ciotola: 9 anni
  • Giovanni Civitelli: 11 anni e 1 mese
  • Michele D’Alessandro: 8 anni e 8 mesi
  • Vincenzo D’Avino: 8 anni e 8 mesi
  • Giancarlo De Gaetano: 5 anni e 4 mesi
  • Mariano Delle Rosse: 9 anni e 6 mesi
  • Antonio Esposito: 20 anni
  • Gaetano Esposito: 11 anni e 1 mese
  • Carmine Furgiero: 20 anni
  • Luigi Furgiero: 20 anni
  • Luigi Gaudino: 12 anni e 6 mesi
  • Giuseppe Iaselli: 8 anni e 4 mesi
  • Emanuele Irollo: 13 anni e 4 mesi
  • Maria Lo Vasco: 14 anni e 10 mesi
  • Emanuele Marinelli: 9 anni e 6 mesi
  • Domenico Masi: 4 anni e 8 mesi
  • Antonio Masiello: 14 anni e 10 mesi
  • Ciro Masiello: 12 anni
  • Gennaro Masiello: 9 anni e 10 mesi
  • Gaetano Masiello: 14 anni e 10 mesi
  • Luciano Masiello: 5 anni e 6 mesi
  • Vincenzo Masiello: 20 anni
  • Vincenzo Massa: 14 anni e 10 mesi
  • Salvatore Mazzocchi: 10 anni e 2 mesi
  • Elio Papi: 12 anni
  • Arturo Picco: 13 anni e 4 mesi
  • Antonio Pomidoro: 14 anni e 10 mesi
  • Maurizio Provenzano: 14 anni e 10 mesi
  • Carmine Pugliese: 8 anni e 10 mesi
  • Giovanni Punzo: 12 anni e 2 mesi
  • Alessandro Romano: 14 anni e 10 mesi
  • Giuseppe Rossi: 12 anni
  • Eduardo Saltalamacchia: 20 anni
  • Alula Tesema “Alessandro”: 13 anni
  • Fabio Vitrano: 8 anni e 6 mesi
  • Giuseppe Zeppella: 8 anni e 7 mesi

 

 

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 7 Febbraio 2025 - 21:48
Giuseppe Del Gaudio

Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d'azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: "lavorare fa bene, il non lavoro: stanca"

Pubblicato da
Giuseppe Del Gaudio

Ultime Notizie

Napoli, nuovo defibrillatore installato in Piazza Garibaldi

Un altro passo verso una Napoli più sicura e attenta alla salute dei suoi cittadini.… Leggi tutto

16 Giugno 2025 - 17:15

Boscoreale, scoperta discarica abusiva a cielo aperto vicino alla SS268: area sequestrata

Un nuovo fronte d’emergenza ambientale si apre a Boscoreale, dove una discarica abusiva contenente rifiuti… Leggi tutto

16 Giugno 2025 - 17:05

La Salernitana ha chiesto il rinvio della gara di ritorno con la Sampdoria: sono 21 gli intossicati

La Salernitana ha chiesto ufficialmente il rinvio dei play out di ritorno contro la Sampdoria… Leggi tutto

16 Giugno 2025 - 15:28

Tragedia del Faito, il 23 giugno l’incidente probatorio

Torre Annunziata - È stato fissato per il prossimo 23 giugno il conferimento dell’incarico per… Leggi tutto

16 Giugno 2025 - 15:11

Barra, crolla il solaio in una scuola: nessun ferito

Tragedia sfiorata poco dopo le 14 di oggi in una scuola di Barra. Per causa… Leggi tutto

16 Giugno 2025 - 14:55

Vincenzo Comunale al Parco della Musica di Caserta il 18 giugno

Caserta – Dopo i sold out al Palapartenope di Napoli e il successo internazionale del… Leggi tutto

16 Giugno 2025 - 13:55