A Caivano, un drammatico episodio ha colpito oggi il comune quando un giovane di 31 anni si è tolto la vita in seguito a uno sfratto esecutivo.
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L’uomo, che si trovava in una situazione lavorativa precaria, ha accolto l’ufficiale giudiziario, presentatasi per notificare lo sfratto insieme a una proroga, offrendole un caffè prima di ritirarsi nella stanza da letto con la scusa di dover andare in bagno.
È lì che ha compiuto l’insano gesto. La vicenda ha avuto luogo in un appartamento al centro di una causa per morosità tra il giovane e il proprietario, che aveva recentemente ottenuto un decreto di sfratto dal tribunale.
La tragedia non è collegata agli sfratti avvenuti nei mesi precedenti nel Parco Verde di Caivano, dove erano state sfrattate famiglie legate ad attività illecite.
I carabinieri sono intervenuti sul posto trovando il corpo senza vita del giovane nella stanza da letto. L’ufficiale giudiziario, dopo aver atteso invano il suo ritorno e rilevato la sua prolungata assenza, ha dato l’allarme. L’intervento dei militari dell’Arma ha portato alla scoperta del tragico accaduto.
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