Caserta – Si è concluso con un lieto fine il drammatico caso di un bambino di tre anni trattenuto in Tunisia dal padre, che gli aveva sottratto i documenti impedendogli di rientrare in Italia con la madre.
Dopo settimane di apprensione, l’intervento della Polizia di Stato di Caserta e della Procura di Santa Maria Capua Vetere ha permesso il ritorno in sicurezza del piccolo e della donna.
La vicenda ha avuto inizio quando la famiglia si è recata in Tunisia per consentire al bambino di conoscere i nonni paterni. Tuttavia, al momento della partenza per raggiungere altri parenti della madre, l’uomo ha trattenuto i documenti del figlio – passaporto, codice fiscale, permesso di soggiorno e carta d’identità – ed è rientrato in Italia da solo, lasciando madre e bambino bloccati nel Paese nordafricano.
Disperata, la donna ha denunciato immediatamente l’accaduto alle autorità italiane, segnalando anche pressioni e minacce subite affinché lasciasse il figlio in Tunisia.Potrebbe interessarti
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Nel frattempo, il padre è tornato in Tunisia nel tentativo di convincere la donna a cedere alle sue richieste, ma i suoi movimenti erano già sotto stretta osservazione.
L’epilogo si è consumato all’aeroporto di Milano-Malpensa, dove l’uomo è stato fermato dalla polizia al rientro in Italia e i documenti del bambino sono stati recuperati. Grazie al tempestivo intervento delle autorità, la madre ha potuto riottenere i documenti e organizzare il ritorno in Italia con il figlio, ponendo fine a un incubo durato settimane.
Il caso riaccende i riflettori sulla sottrazione internazionale di minori, una problematica che spesso si traduce in lunghe e complesse battaglie legali. L’intervento rapido della magistratura e delle forze dell’ordine ha permesso di risolvere positivamente questa vicenda, ma il fenomeno resta una questione delicata che richiede strumenti sempre più efficaci per garantire la tutela dei minori e il rispetto dei diritti dei genitori.






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