L’Associazione Kalamos e lo Scugnizzo Liberato ospitano il terzo evento della rassegna teatrale “Venerd’Arte” presso il Teatro “E. De Filippo” di Napoli. Questo appuntamento presenta lo spettacolo “L’Orso Bipolare”, che esplora il disturbo bipolare dal punto di vista di chi lo vive.
Un Viaggio nella Mente del Protagonista
La rappresentazione prende vita su una scena vuota, dove un attore, indossando una maschera da orso, introduce il pubblico nella sua esperienza personale. Accompagnato da atmosfere surreali e luci suggestive, lo spettacolo invita gli spettatori a entrare nella mente del protagonista, un giovane con disturbo bipolare, offrendo un’introspezione tra ricordi ed emozioni intense.
Esplorazione di Tematiche Profonde
Il fulcro del racconto ruota attorno alle metafore della grotta e dell’orso, simboli della necessità di isolamento e delle difficoltà relazionali tipiche del disturbo. L’opera cerca di trasmettere un concetto chiave: “non sei malato finché non decidi di esserlo”. L’obiettivo non è quello di lanciare messaggi motivazionali, bensì di condividere un’esperienza di consapevolezza dell’individualità umana.
Dettagli della Produzione
“L’Orso Bipolare” è completato da musiche originali che arricchiscono la narrazione con una sensazione di ciclicità, pur mantenendo il racconto fluido e in evoluzione. Tra i contributi artistici ci sono le voci di Valerio Lombardi e Livia Bertè, con la regia di Riccardo Pisani e le musiche di Lenny Pacelli. Lo spettacolo è co-prodotto da La chiave di Artemysia e Contestualmente Teatro, con la promozione a cura di Camilla Stellato.
Lo spettacolo andrà in scena il 24 gennaio alle ore 21 presso il Teatro De Filippo dello Scugnizzo Liberato. L’ingresso è previsto tramite un contributo destinato alle compagnie in scena. Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, si invitano gli interessati a seguire le pagine social dell’Associazione Kalamos e dello Scugnizzo Liberato.
Articolo pubblicato da Federica Annunziata il giorno 18 Gennaio 2025 - 16:00
Commenti (2)
L’articolo è interessante ma non sono sicuro di aver capito completamente il messaggio centrale. La metafora dell’orso e della grotta sembrano significative, ma ho trovato difficile seguirne il significato preciso in relazione al disturbo bipolare.
Ho letto dell’evento e mi sembra interessante, ma non so se riuscirò ad andarci. Il disturbo bipolare è un tema complesso e spero che lo spettacolo riesca a spiegarlo bene e in modo chiaro per tutti.