Tufino. Una serata tra amici, un gioco al biliardo e un calcio balilla si sono trasformati in una rissa furiosa. L’episodio, avvenuto in un bar locale, ha visto coinvolti sette giovani, tutti denunciati dai carabinieri.
A scatenare la violenta lite, pare sia stata una semplice partita a biliardo. Una discussione animata per una grappa da pagare si è rapidamente trasformata in una vera e propria battaglia campale. Le parole sono volate basse, gli insulti si sono fatti sempre più pesanti fino a sfociare nelle mani.
A peggiorare la situazione, l’intervento di un altro gruppo di giovani intenti a giocare a calcio balilla. Provocazioni e scherni hanno ulteriormente infiammato gli animi, spingendo i contendenti a passare dalle parole ai fatti.
Le stecche da biliardo sono diventate armi improprie in una rissa che ha visto i partecipanti scagliarsi l’uno contro l’altro con violenza. Al termine dello scontro, diversi giovani sono rimasti feriti e sono stati trasportati in ospedale.
I carabinieri della sezione radiomobile di Nola, intervenuti sul posto, hanno avviato le indagini visionando le immagini delle telecamere di sicurezza e raccogliendo le testimonianze dei presenti. Grazie a queste attività, sono riusciti a identificare i responsabili della rissa, tutti di età compresa tra i 17 e i 25 anni.
I sette giovani sono stati denunciati per rissa. Un episodio che getta un’ombra sulla tranquillità del paese e che invita alla riflessione sui rischi di lasciarsi trascinare dalla violenza.
Articolo pubblicato da Gustavo Gentile il giorno 8 Gennaio 2025 - 12:25
Esperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana.
Commenti (1)
E’ incredibile come una serata tra amici possa trasformarsi in una rissa cosi violenta, non e mai accettabile. La gente dovrebbe pensare prima di agire, invece di lasciare che le emozioni prendano il sopravvento, come e successo in questo caso.