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Napoli, sputa sui medici del 118 perchè ha il covid e vuole la Tachipirina

Protagonista dell'ignobile gesto un cittadino ucraino. la denuncia dell'associazione Nessuno Tocchi Ippocrate
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Si trovavano lì per aiutare, ma sono stati bersagliati da sputi. È accaduto, secondo quanto riportato dall’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, domenica mattina all’interno del camper che l’Asl Napoli 1 Centro aveva posizionato in piazza del Carmine, nel quartiere Mercato, per offrire assistenza ai senzatetto.

"All’improvviso — scrive l’associazione sulla sua pagina Facebook — un cittadino ucraino è entrato nel camper chiedendo un gran numero di compresse di Tachipirina, sostenendo di essere positivo al Covid. Di fronte al rifiuto del personale medico, l’uomo ha iniziato a sputare contro di loro, nel tentativo di contagiarli".

Manuel Ruggiero, medico del 118 attualmente in servizio presso l’Asl Napoli 2 e fondatore di “Nessuno tocchi Ippocrate”, ha commentato: "Siamo arrivati a livelli davvero bassi.

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Lo sputo rappresenta una delle peggiori forme di disprezzo nei confronti di chi si trova lì per offrire un aiuto gratuito".

 E' già il terzo caso del 2025

Secondo i dati raccolti dall’associazione, l’episodio di domenica mattina è già il terzo caso di aggressione fisica o verbale contro medici o infermieri registrato nel territorio dell’Asl Napoli 1 dall’inizio del 2025. Questa Asl copre l’intera città di Napoli e l’isola di Capri. L’anno è dunque iniziato nel peggiore dei modi, con una media di un’aggressione ogni due giorni.

Nel 2024, anno conclusosi appena una settimana fa, “Nessuno tocchi Ippocrate” ha documentato 52 episodi di violenza nel capoluogo campano, principalmente nei pronto soccorso ospedalieri o durante interventi delle ambulanze del 118. Si tratta di 10 casi in meno rispetto al 2023. Tuttavia, il record negativo risale al 2019, quando furono segnalate 105 aggressioni, una media di quasi una ogni tre giorni.

Articolo pubblicato il 7 Gennaio 2025 - 08:03 - Gustavo Gentile

Commenti (1)

E’ veramente triste che ci sono persone che non capiscono l’importanza del lavoro di medici e infermieri. La violenza non è mai la risposta, dovremmo tutti supportare chi ci aiuta in situazioni difficili. Speriamo che questi episodi diminuiscano.

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