Il 2025 inizia con il piede sbagliato per i consumatori. Infatti, si prevedono una raffica di incrementi in diversi settori, dalle autostrade all’energia, passando per le assicurazioni auto. Tutti i possibili aumenti.
Nel 2025 non mancheranno i rincari anche per luce e gas. Uno dei fattori determinanti è lo stop alle fornitore di metano russo all’Europa attraverso l’Ucraina, che ha provocato un aumento del prezzo del metano, che a fine 2024 ha raggiunto quota 50 euro a megawattora. Un trend che porterà aumenti del 18,2% sulle bollette di circa 3,4 milioni di utenti, secondo le stime di Arera.
Parliamo per la maggior parte di cittadini di oltre 75 anni, percettori di bonus sociale, soggetti disabili, residenti in moduli abitativi di emergenza o nelle isole minori, che rientrano nel regime di maggior tutela. La buona notizia è che la spesa per i clienti in maggior tutela per il periodo dal primo aprile 2024 e il 31 marzo 2025 ammonterà a 523 euro, il 2,1% in meno rispetto ai 534 euro dello stesso arco di tempo dell’anno scorso.
“Per ora non ci sono stati incrementi drammatici” di prezzi nel settore, secondo il Presidente dell’ARERA, Stefano Besseghini. Tuttavia, lo stesso numero uno dell’Autorità sottolinea anche che non bisogna abbassare la guardia e continuare su questa strada.
“Che ci sarebbe stata questa ulteriore chiusura da parte della Russia era noto ai mercati fin da agosto e le previsioni non stimavano particolari aumenti. Quello che mi aspetto semmai è una tendenza a cavalcare l’onda emozionale di un annuncio e che questo serva per alimentare un po’ di confusione”, ha detto Besseghini.
Viaggiare in autostrada costerà di più rispetto al 2024, ma gli sconti all’utenza hanno evitato un aumento del 3% secondo il MIT. Dal 1 gennaio è in vigore un aumento dei pedaggi dell’1,8% sui 2.800 chilometri di Autostrade per l’Italia, dovuto al tasso programmato di inflazione per il 2025. Un incremento che sulla Napoli-Pompei-Salerno ammonterà all’1,6%. Esenti le altre 22 società concessionarie autostradali.
Le assicurazioni RC auto sono sempre più un salasso, ma il rallentamento dell’inflazione e la stabilizzazione dei tassi potrebbero invertire il trend. A dicembre 2024 le tariffe per un’auto ammontavano mediamente a 643,95 euro, il 6,19% in più rispetto a dicembre 2023, secondo i dati dell’Osservatorio di Facile.it. All’aumento delle tariffe si aggiungerà l’incremento del cambio classe per più di 585.000 automobilisti che hanno denunciato un sinistro con colpa. L
e Regioni maggiormente interessate saranno Toscana, Sardegna e Liguria. Prato, in particolare, vince lo scettro di Provincia con la maggiore percentuale di sinistri con colpa denunciati, Crotone quella più “virtuosa”. “Se il contesto economico rimarrà stabile, ci aspettiamo che gli effetti positivi si trasmettano integralmente sul mercato Rc auto e che la curva di prezzi possa tornare a stabilizzarsi”, ha affermato Andrea Ghizzoni, Managing Director assicurazioni di Facile.it.
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