Gennaro Cozzolino
Napoli. Si cerca la pistola dalla quale è partito il colpo accidentale che che ha ferito una bambina di solo 7 anni per fortuna il proiettile è entrato nella spalla e la piccola non ha subito lesioni gravi. Ma il fatto grave che a fare fuoco sia stato il padre.
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Si tratta di Gennaro Cozzolino, 46 anni, noto alle forze dell’ordine per i suoi legami con il clan Mazzarella, anzi personaggio di spicco della cosca per la zona di san Giovanni. Non è la prima volta infatti che l’uomo si trova coinvolto in incidenti legati alle armi. Nel 2016, durante una spedizione punitiva contro ambulanti della Maddalena che rifiutavano di pagare il “pizzo”, ferì accidentalmente una bambina di 10 anni.
Nel 2018 è stato condannato per quell’episodio a 9 anni di carcere ma era uscito lo scorso anno dopo soli cinque anni. Ora sotto accusa per lesioni colpose aggravate dal metodo mafioso e detenzione abusiva di armi.
Inizialmente irreperibile, Gennaro Cozzolino si è presentato in Questura dopo 24 ore, ammettendo le sue responsabilità. La pistola, tuttavia, non è stata recuperata: l’uomo sostiene di averla gettata in un luogo imprecisato, probabilmente sotto choc.
Ora resta da capire dove sia l’arma e sul perché la possedesse è facile intuire, Sul suo mancato arresto c’è una protesta dei cittadini di cui si fa portavoce il deputato dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli.
“E’ assurdo che un uomo con precedenti penali, ritenuto vicino ai clan, che spara alla propria figlia, di soli sette anni, non venga arrestato. Cosa deve fare di più una persona per finire in galera. E’ evidente che quest’uomo è pericoloso per la società ma anche per la propria famiglia. Se si vuole fermare questa scia di sangue bisogna impartire pene severe e senza sconti”. Questo il commento del deputato di Alleanza Verdi – Sinistra, Francesco Emilio Borrelli.
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