La Coppa del Mondo FIFA 2026, che si disputerà tra l'11 giugno e il 19 luglio in Canada, Messico e Stati Uniti, potrebbe esporre i calciatori a gravi rischi di stress da calore e disidratazione. Uno studio condotto dall'Università di Scienze della Salute e dello Sport di Breslavia, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, ha evidenziato che 10 dei 16 siti scelti per ospitare le partite potrebbero registrare condizioni termiche estreme. Le città a maggior rischio sono Arlington e Houston, in Texas, e Monterrey, in Messico.
I ricercatori hanno utilizzato i dati del Copernicus Climate Change Service per simulare le condizioni climatiche attese nei mesi di giugno e luglio, quando le temperature in Nord America raggiungono i loro picchi estivi. Le simulazioni hanno considerato temperatura, vento e umidità per calcolare l’Universal Thermal Climate Index (UTCI), un indicatore che misura come il corpo umano risponde alle condizioni climatiche esterne.
Nei tre siti più critici – Arlington, Houston e Monterrey – l’UTCI ha superato i 49,5°C nelle ore più calde, tra le 14:00 e le 17:00.Potrebbe interessarti
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Gli autori dello studio avvertono che tali condizioni climatiche possono causare stress da calore estremo, con possibili conseguenze gravi per la salute dei giocatori, tra cui disidratazione, crampi muscolari e colpi di calore. Fenomeni simili erano già stati osservati durante i Mondiali in Brasile nel 2014 e in Russia nel 2018, dove umidità e alte temperature avevano inciso sulle prestazioni sportive.
Per mitigare i rischi, i ricercatori raccomandano di modificare gli orari delle partite nei luoghi più caldi, evitando le fasce orarie di maggiore esposizione al calore. Questa misura potrebbe garantire condizioni di gioco più sicure e preservare la salute degli atleti, evitando situazioni potenzialmente pericolose.







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